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Gaveli: Ionico definisce “fumisticherie giustizialiste” per “adombrare foschi scenari di vita civile” le iniziative di Altrabenevento contro la corruzione e il malaffare.

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(Da Il Quaderno.it del 03/04/2009 ore 8:56:36)
Polemica sul caso Gaveli, Ionico: Corona dovrebbe dirci se ha cambiato idea

All’intervento di Gabriele Corona, presidente dell’associazione Altrabenevento, segue quello conclusivo della Sis Srl sugli ultimi sviluppi del caso Gaveli, la multisala cinematografica al centro di varie controversie amministrative e giudiziarie. A parlare nuovamente è Maurizio Ionico che ieri aveva chiesto a Corona di esprimere un parere tecnico sulla vicenda lasciando da parte le questioni di carattere penale. Corona ha replicato dicendo che sarà la Procura della Repubblica a pronunciarsi sull’ipotesi di lottizzazione abusiva quando deciderà se chiedere il rinvio a giudizio degli attuali indagati.

Una risposta che Ionico non ha gradito: “Per esprimere un giudizio tecnico sulla vicenda Gaveli – scrive Ionico nella nota – non c’è necessità di consultare atti giudiziari coperti da segreto istruttorio. Peraltro, il signor Gabriele Corona per fornire tale risposta non ha bisogno di consultare gli atti tecnici inerenti la questione, atteso che gli stessi sono a sua conoscenza da tempo immemore”. A questo punto Ionico ricorda un intervento di Corona apparso sul Quaderno.it il 28 giugno 2008 in cui si parlava di un’area, che eccedendo i 10mila metri quadri, doveva essere sottoposta a piano di lottizzazione.

“Se il signor Corona – prosegue Ionico -, nel frattempo, per un qualsiasi altro motivo, avesse cambiato idea in merito alla vicenda urbanistica Gaveli, per correttezza professionale dovrebbe avere cura di comunicarlo esplicitamente, se non altro per una forma di rispetto verso i lettori”. Ionico continua affermando che si associa “alla speranza del signor Corona affinché, in tempi brevi e senza intralci alla Giustizia, si possa giungere a fare completa chiarezza su questa ‘torbida’ vicenda e che si arrivi serenamente all’attribuzione delle responsabilità nei confronti di coloro che hanno effettivamente commesso illeciti penali.

Ricordo al signor Corona che il Tribunale del Riesame di Napoli ha dissentito totalmente dall’impostazione accusatoria e ha annullato il provvedimento del Tribunale di Benevento emesso nei miei confronti nonché del signor Michele Spina (amministratore della Sis, NDR). Già questo dovrebbe suggerire al signor Corona maggiore cautela nell’esprimere, per il futuro, giudizi sulle persone coinvolte in questa vicenda che potrebbero risultare affrettati, inopportuni oltre che non rispondenti al vero e di attendere pazientemente l’esito del giudizio finale della Magistratura che è l’unico organo deputato a tanto”.

“Ciò detto – conclude Ionico – sono fiducioso che il signor Corona, per il futuro, interverrà sulla questione solo per esporre problematiche tecnico – urbanistiche, e non di certo giudiziarie, che peraltro esonerano dalla sua competenza. Dopo tali precisazioni la vicenda può ritenersi chiusa, almeno per il momento”. La polemica sul caso Gaveli è riaffiorata lunedì dopo la denuncia della Digos fatta da Michele Spina. Corona aveva ipotizzato che le critiche possano anche sostanziarsi una manovra dilatoria da parte di Spina e Ionico, indagati nel giudizio penale. Nulla di tutto ciò ha spiegato la Sis che attende di giungere al più presto al giudizio sulla vicenda. Ionico e Spina, poi, hanno chiesto a Corona un pronunciamento tecnico sul caso Gaveli a partire dalla questione della lottizzazione abusiva.

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L’ultimo intervento di Corona parzialmente pubblicato da Il Quaderno.it

Benevento, 3 aprile

Alla Redazione de Il Quaderno.it
Mi dispiace dover tediare ancora i lettori, ma il nuovo intervento di Ionico sulla polemica per il caso Gaveli che avevo già considerata chiusa, mi impone una doverosa smentita. L’imprenditore della S.I.S., infatti sostiene che io avrei affermato, addirittura a mezzo stampa, che la Multisala sarebbe stata oggetto di Lottizzazione abusiva perchè realizzata su un lotto superiore ai 10.000 metri quadrati. Questo non è affatto vero. Ho sempre sostenuto che la S.I.S. la quale aveva attivato un contenzioso con il proprietario della Multisala per il fitto del Bar a causa della presunta mancanza del certificato di agibilità, non poteva limitarsi ad adombrare la ipotesi di Lottizzazione abusiva. La ditta, avendone gli elementi, avrebbe dovuto denunciare il caso alla autorità giudiziaria e lo stesso avrebbero dovuto fare l’assessore e il dirigente competente.
Il Comune ha provveduto ad affidare ad un tecnico esterno una misurazione satellitare del lotto che è risultato inferiore a 10.000 metri quadrati, mentre la Procura della Repubblica ha avviato le verifiche di competenza di cui non posso conoscere i risultati perchè ancora coperti da segreto istruttorio.
Voglio anche precisare a Ionico che non ritengo di dover chiedere il permesso ad alcuno per commentare le vicende giudiziarie quando gli atti sono pubblici o comunque pubblicizzati a mezzo stampa come è successo per la recente denuncia della S.I.S. nei confronti degli ispettori della DIGOS. In tal caso ho ricordato che quei poliziotti hanno condotto le indagini da poco concluse con ipotesi di reato per tentata estorsione, abuso d’ufficio, falso materiale ed ideologico, calunnia e minacce, a carico dei due imprenditori della S.I.S., cinque funzionari comunali, due amministratori e due consulenti legali, ma non ho espresso giudizi sugli indagati per i quali la Procura della Repubblica non ha ancora deciso se chiedere il rinvio a giudizio.

Il presidente- Gabriele Corona

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(Da Il Quaderno.it del 06/04/2009 ore 10:51:32)

Caso Gaveli, Ionico: non voglio più polemizzare con Corona e con altri

Nuova replica di Maurizio Ionico all’ultimo intervento di Gabriele Corona di Altrabenevento sul caso Gaveli, di venerdi 3 aprile. Anche il socio della S.I.S. dice, come aveva fatto Corona, nel suo penultimo intervento, di voler precisare una volta e per sempre la questione, relativa ai contenziosi penali e amministrativi legati all’apertura della multisala di Piano Cappelle.

Maurizio Ionico ricorda di essere protagonista della vicenda penale e non “un’opinionista che con facile giustizialismo può alimentare l’ineusaribile sorgente delle fumisterie e della caccia alle streghe. Per questo, del ‘rilievo satellitare’ inerente la misurazione del lotto, nonché delle verifiche di competenza avviate dalla Procura della Repubblica a cui il signor Corona fa cenno, ritengo di rinviare la discussione a tempo debito nella competente sede che non è certamente questa… Lascio pazientemente, malgrado i ritardi e gli appesantimenti procedurali che l’azione dei magistrati – ai vari livelli – possa e debba fare il suo corso”.

“Nel dichiararmi non più disponibile ad alimentare polemiche altre – continua Maurizio Ionico – con chicchessia men che meno con il signor Corona, mi accorgo molto onestamente di essere stanco nel dover sopportare i contenziosi che si sono aperti a seguito della ‘torbida vicenda Gaveli’, pur con le forti motivazioni che hanno animato e animano le mie irrinunciabili scelte, questo per concedermi la libertà di chiedermi e chiedere a Corona il motivo di tale ‘travaglio esistenziale’ nell’adombrare foschi scenari di vita civile, fino al punto di dare il tempo, se non bacchettare, le istituzioni di competenza in gioco. E quale forza lo sostiene o lo anima nel contravvenire alle sue stesse opinioni rilasciate precedentemente in tempi e modi certi.

Mi rendo conto che mi è capitato che, a seguito di quella che immaginavo una semplice lite giudiziaria per la risoluzione di un contratto e conseguente azione di risarcimento danni, mi rendo conto di aver inconsapevolmente attivato la deflagrazione di una santabarbara inestimabile

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