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IL TAVOLO TECNICO DIVENTA UNA IMBOSCATA PER IL SINDACO

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La riunione di ieri era stata chiesta da Zamparini e da CGIL, CISL e UIL per trovare possibili soluzioni per aprire l’Ipermercato nel rispetto della legge e con una adeguata viabilità. Invece il delegato della CGIL, coordinato dall’avv. di Zamparini e da presunti imprenditori locali, ha aizzato 50 giovani disoccupati allettati dal miraggio di un lavoro precario e mal pagato. Solo la C.U.B. Confederazione Unitaria di Base, prende posizioni per denunciare l’uso strumentale dei lavoratori.
Ora la Magistratura deve verificare come quei giovani sono stati scelti, per intercessione di quali politici ed in cambio di cosa.



Il MATTINO del 27/09/2006

Viabilità, lunedì vertice in prefettura

«Sul tavolo, sono state poste diverse problematiche che vanno approfondite». Così Fausto Pepe a conclusione della riunione tenutasi con la delegazione di Zamparini. Un tavolo tecnico non esaustivo, ma dove sono emerse anche delle ipotesi di accordo, comunque tutte da verificare. Il team Zamparini si è mostrato ottimista, certo di poter fornire, entro venerdì, tutte le carte per poter raggiungere un’intesa sull’apertura del centro commerciale, viabilità inclusa. La questione sarà affrontata nella riunione fissata per lunedì, ma da discutere preventivamente in prefettura nella mattinata, visto che il prefetto ha convocato il sindaco. I punti toccati ieri sono stati i soliti. Altezza del fabbricato: Zamparini confida in un parere favorevole da parte della Soprintendenza. Problema parcheggi: il nodo verrebbe bypassato limitando, anche se solo inizialmente, la superficie di vendita a 12 mila metri quadrati. Questo, non significa che Zamparini rinunci al resto della superficie di vendita, da utilizzare in seguito, dopo una riperimetrazione del piano di lottizzazione, che miri ad utilizzare come standard pure i parcheggi del Parco fluviale. Ottimismo pure per l’aspetto commerciale.
Prima di avviare la riunione, c’è stata una manifestazione di parte dei lavoratori del centro commerciale che hanno atteso il sindaco sollecitando la definizione di un accordo: «Hanno espresso il loro punto di vista – dice Pepe – ma io ho fatto presente che sarebbe stato meglio dare a noi il tempo di lavorare per risolvere le problematiche». La posizione dei lavoratori è espressa da Giovanni Abate della Filcoms-Cgil: «I lavoratori hanno autonomamente deciso di presenziare all’incontro, ma il sindaco ha mal interpretato la loro presenza. Un amministrastore serio avrebbe detto: sedetevi ed ascoltate. I lavoratori non intendevano né minacciare, né dire di fare le cose contro legge. Il sindacato si è posto il problema di prevenire i rischi di un lungo e dannoso contenzioso, abbiamo inviato come Cgil una lettera al sindaco il 7 settembre per chiedere un incontro, qualche giorno dopo ha fatto altrettanto la Confcommercio, siamo arrivati al 20 e sono andato in Comune. La segreteria – continua Abate – mi ha detto di non sapere nulla di tale lettera, il sindaco, però, ci ha subito ricevuto. Da quel momento si è rotto il ghiaccio tra amministratori e Zamparini».

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IL MATTINO 27/09/2006

NEL RICORSO AL TAR IL RISARCIMENTO DAL COMUNE
Zamparini chiede 20 milioni di danni

Il gruppo Zamparini ha chiesto 40 miliardi di vecchio conio come danni al Comune. Nel ricorso prodotto al Tar Salerno (notificato ieri a Palazzo Mosti), infatti, è quantificato in oltre 20 milioni di euro il danno che l’imprenditore avrebbe subìto per la mancata apertura del centro commerciale il 28 settembre, a causa dell’ordinanza di sospensione dei lavori. Il team dell’imprenditore ha reso noto i risultati del sondaggio commissionato. A 1.221 intervistati è stato chiesto se fossero a conoscenza della prossima apertura del centro: 1.000 persone, corrispondenti all’81,9% hanno risposto di sì mentre 221 (18,09%) hanno risposto di no. Inoltre, su 1.000 intervistati, 903 (90,30%) hanno risposto affermativamente alla domanda se il centro avrebbe apportato dei vantaggi per gli abitanti della città, solo 97 (9,70) hanno risposto no. Intanto, è polemica tra sindacati.
«Siamo abituati a verificare che i sindacati confederali predicano bene ma razzolano male. Cgil, Cisl e Uil sostengono che, nell’affrontare una vertenza per il lavoro, bisogna tener conto degli interessi collettivi per evitare di creare contrapposizioni tra interessi di diversi soggetti sociali». È l’opinione del coordinatore provinciale del Flaica-Cub, Marcelo Amendola. «Nel caso delle proteste per pretendere l’apertura dell’Ipermercato, le belle parole lasciano il posto a ragionamenti che fanno rabbrividire, soprattutto da parte del delegato della Cgil. Infatti, mentre Cisl e Uil, pur sollecitando l’amministrazione a ricercare le soluzioni adeguate per consentire l’apertura, si rendono conto che è necessaria la strada di collegamento per non bloccare mezza città, il sindacalista della Cgil ripete ossessivamente che Zamparini deve aprire ad ogni costo perché sono in ballo molti contratti di lavoro». Così facendo, ricorda Amendola, egli finisce per difendere solamente gli interessi di Zamparini e dei politici che hanno fatto campagna elettorale promettendo “posti di lavoro” che invece sono “contratti capestro” per lavoro precario a poche centinaia di euro al mese. Sono gli stessi contratti che a livello nazionale la Cgil contesta ma che a Benevento considera un grande regalo dell’imprenditore magnate».

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IL SANNIO QUOTIDIANO del 27 settembre 2006

Zamparini chiede oltre 10 milioni al Comune.
Tavolo tecnico rinviato a lunedì. Manifestazione di protesta dei futuri addetti del centro commerciale.

[…] Il tavolo si è riunito anche ieri negli uffici municipali di via del Pomeri.
Presente una folta rappresentanza dei giovani che hanno sottoscritto un precontratto di collaborazione a tempo determinato per lavorare nel nascituro centro commerciale. Attimi di tensione ma la manifestazione non è quasi mai andata oltre i limiti della civiltà.
A nome dei circa 70 operatori in pectore dell’Iper “I Sanniti”, una ragazza ha chiesto al Sindaco Fausto Pepe ragione dei sopraggiunti impedimenti all’apertura dell’Ipermewrcato, “ Ci avevano detto che era tutto ok – affermava la giovane- ed invece ci ritroviamo ogni giorno ad apprendere dai giornali dell’esistenza di nuovi problemi. Perchè certi problemi insormontabili si scoprono solo oggi?”. Interrogativi ai quali il primo cittadino ha risposto con parole molto forti: “ Se qualcun9o vi ha assicurato ciò che non è – dichiarava Pepe – non potete addebbitarlo al Comune . Noi stiamo solo cercando di far rispettare le regole per riportare Benevento in Italia [….] ”

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FLAICA- C.U.B. Confederazione Unitaria di Base-
Via Annunziata,127- 82100 Benevento -

COMUNICATO STAMPA

Siamo purtroppo abituati a verificare, quasi quotidianamente, che i Sindacati Confederali predicano bene ma razzolano male. CGIL, CISL e UIL sostengono continuamente che nell’affrontare una vertenza per il lavoro bisogna necessariamente tener conto degli interessi collettivi per evitare di creare contrapposizioni tra interessi che riguardano diversi soggetti sociali. Nel caso delle proteste di questi giorni per pretendere l’apertura dell’Ipermercato Zamparini, le belle parole lasciano il posto a ragionamenti che fanno rabbrividire, soprattutto da parte del delegato della CGIL. Infatti mentre CISL e UIL pur sollecitando l’Amministrazione comunale a ricercare le soluzioni adeguate per consentire l’apertura del Centro Commerciale, si rendono conto che è necessaria la strada di collegamento per non bloccare mezza città, il sindacalista della CGIL ripete ossessivamente che Zamparini deve aprire ad ogni costo perché sono in ballo molti contratti di lavoro.
Così facendo egli finisce per difendere solamente gli interessi di Zamparini e dei politici che hanno fatto campagna elettorale promettendo “posti di lavoro” che invece sono “contratti capestro” per lavoro precario a poche centinaia di euro al mese. Sono gli stessi contratti che a livello nazionale la CGIL contesta ma che a Benevento considera un grande regalo dell’imprenditore magnate.
Il Sindacato di Epifani dovrebbe tutelare quei lavoratori spiegando, ad esempio che un imprenditore che annuncia l’apertura dell’Ipermercato senza aver avuto le autorizzazioni previste, senza aver realizzato i parcheggi necessari e senza aver costruito la strada di collegamento con lo svincolo della tangenziale, non può utilizzare i lavoratori come arma di ricatto per pretendere di non rispettare le leggi che sono uguali per tutti, indipendentemente dal conto in banca.
La CGIL dovrebbe anche spiegare ai lavoratori che in molti casi, come per esempio ad Avellino, gli Ipermercati quando aprono senza rispettare la legge poi vengono continuamente sequestrati e dissequestrati dalla Magistratura con problemi notevoli proprio per la stabilità del posto di lavoro. Allora è interesse di tutti consentire l’apertura del Centro Commerciale di via Valfortore quando sarà realizzata la strada e quando Zamparini avrà sanato le varie difformità riscontrate. Benevento, 26 settembre 2006

Il coordinatore provinciale
Marcelo Amendola

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