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Il Sindaco: l’IPER non apre senza la strada

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Il Sindaco è stato chiaro: l’Ipermercato può aprire solo se sarà realizzata la nuova strada dalla rotonda dei Pentri a via Valfortore.
La dichiarazione di Fausto Pepe è stata fatta al termine della riunione con la LIPU, lo SLAI COBAS, il Partito della Rifondazione Comunista, la C.U.B. Confederazione Unitaria di Base, il Comitato di Quartiere Pezzapiana e i Verdi.
Lunedì mattina si terrà l’incontro in Prefettura per affrontare proprio il problema della viabilità.

IL MATTINO 26 settembre 2006

«Prima la strada, poi Zamparini potrà aprire»

«La viabilità è una questione primaria. Più degli stessi parcheggi, che pure sono di grande importanza».
Il sindaco Fausto Pepe lo ha detto, ieri, alle associazioni ambientaliste. Ed, a richiesta se Zamparini potrà aprire senza aver realizzato prima la strada che collega il centro commerciale a Pezzapiana, il sindaco risponde senza tentennamenti: «No, non credo proprio, sarebbe la paralisi del traffico in quella zona».
Fausto Pepe, l’assessore al Lavoro, Antonio Medici, l’assessore alla Partecipazione, Salvatore De Toma, hanno incontrato il rappresentante sindacale dello Slai Cobas, Gabriele Corona, il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Gianluca Serafini, il consulente legale della Lipu, Alessandra Sandrucci, i Verdi ed il Cub, oltre al comitato di quartiere Pezzapiana.
Il sindaco così si è espresso: «Abbiamo anche ben presenti quali sono gli obblighi che l’imprenditore Zamparini ha assunto per poter avviare la sua impresa. Solo se saranno rispettati tali obblighi la sua azienda potrà aprire regolarmente le attività. Così come mi preme ricordare come l’amministrazione ha l’obbligo di salvaguardare anche l’interesse dei lavoratori assunti e quello dei commercianti interessati, per investimenti fatti, all’apertura del centro commerciale. Detto questo, se non sarà realizzata la viabilità alternativa, se non saranno rispettate le norme urbanistiche, questa amministrazione non farà sconti a nessuno». «Se domani si chiude, bene, altrimenti ognuno continua a seguire la propria strada»: la dichiarazione dell’assessore Aldo Damiano sintetizza che l’incontro tra Comune e delegazione di Zamparini ha avuto carattere interlocutorio. Per l’ente, oltre all’assessore all’Urbanistica, c’era il collega alle Finanze, Gigi Boccalone, nonché i dirigenti Soreca (Mobilità), Carrea (Attività produttive) De Lorenzo (Urbanistica) e Giuliano (Ufficio legale), mentre l’imprenditore era rappresentato dagli avvocati Prozzo e Fortunato, l’arch. Buono; attorno al Tavolo, anche i sindacalisti Nicolella, Bosco e Abbate, oltre a rappresentanti dei commercianti. L’attenzione è stata rivolta, pressoché esclusivamente, agli aspetti urbanistici dell’insediamento commerciale.
Circa l’altezza di parte dell’immobile superiore ai 10 metri prescritti dalla Soprintendenza, i rappresentanti di Zamparini hanno evidenziato che non è esatto dire che siano stati realizzati 1,93 metri in più ma, in ogni caso, si confida nel parere che la Soprintendenza è stata chiamata ad esprimere. Le distanze tra le parti appaioni maggiori sui parcheggi. Il team Zamparini sostiene che quelli del Parco fluviale siano utilizzabili per raggiungere gli standard, mentre il Comune conserva, intatte, le perplessità.
Resta da approfondire pure il nodo viabilità, così come pure quello della partecipazione dei commercianti di vicinato, problema, però, solo affacciato ieri. I rappresentanti di Zamparini hanno detto che il centro commerciale potrebbe aprire tra il 10 ed il 15 di ottobre. Ora si annette grande importanza all’incontro di oggi (a partire dalle 15), cui prenderà parte pure il sindaco Pepe. «Il nostro interesse mira al mantenimento degli impegni in fatto di aspettative di lavoro – spiega il segretario provinciale della Cgil Alfonso Viola. Certo, esistono delle questioni tecniche che vanno chiarite, e noi siamo interessati che l’attività si apra nella massima trasparenza, è importante che tutto si risolva in tempi rapidi. Per quanto riguarda la tipologia dei contratti (la questione era stata sollevata da Rifondazione ndr.), il sindacato vigilerà, puntando a far rispettare il contratto nazionale di lavoro».

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IL SANNIO QUOTIDIANO 26 settembre 2006

Iper, Pepe sconfessa Zamparini
L’ok definitivo è subordinato alla realizzazione di una adeguata viabilità. Il parere delle associazioni

(pb) L’importanza della decisione allunga i tempi. Anche ieri il tavolo tecnico riunitosi in Comune non ha sciolto tutti i nodi relativi all’apertura del centro commerciale ‘I Sanniti’, aggiornandosi alle 15 di oggi.
Viabilità. Il più grave è senz’altro quello legato alle attuali condizioni della viabilità al servizio della zona, che appare palesemente inadeguata per una struttura capace di attrarre un gran numero di visitatori specie nelle prime settimane e durante il periodo natalizio. Nella migliore delle ipotesi, gli interventi per la viabilità non saranno completati prima di qualche mese, e l’annunciato ricorso ad operatori part time destinati a regolare il traffico nella zona, a carico di Zamparini, non sembra sufficiente a superare le difficoltà.
Durante la riunione è stato ricordato ancora una volta che il collegamento delle strutture di grande distribuzione commerciale ad assi viari di primaria importanza è espressamente citato dalla legge regionale 1/2000 tra i requisiti fondamentali propedeutici all’apertura, e bisogna valutare se tale precondizione può essere soddisfatta anche da un accordo contenente la promessa nero su bianco della realizzazione dell’arteria che collegherebbe la struttura alla Rotonda dei Pentri, tagliando a metà la zona industriale di Pezzapiana. Concordano su quest’orientamento la ditta e l’assessorato all’Urbanistica, mentre appaiono perplessi il sindaco, il settore Attività Produttive del Comune, competente al rilascio dell’atto unico autorizzativo, e alcuni componenti la Giunta.
“Pur rispettando Zamparini che ha scelto la nostra città per il suo facoltoso insediamento – afferma l’assessore alla Mobilità, Giuseppe De Lorenzo – basta il solo fatto che lo stesso non abbia rispettato il dettato legislativo che dispone che la struttura abbia un opportuno asse viario di collegamento per affermare fin da subito che allo stato l’apertura è illegale”. E sulla questione viabilità spunta un giallo: pare infatti che la convenzione per la realizzazione della strada non porti in calce la firma del dirigente comunale pro tempore. I rappresentanti dell’imprenditore hanno quindi proposto di far slittare l’apertura a giovedì 12 ottobre, ma il sindaco ha subordinato l’apertura alla realizzazione della viabilità.
Parcheggi. Zamparini pare non aver rinunciato ad utilizzare il parcheggio del parco fluviale al servizio dell’ipermercato, avendo così aree a parcheggio ampiamente sufficienti a coprire gli standard regionali. Ma il Comune non ha sciolto le riserve sul punto e non pare propenso ad assecondare la tesi dell’imprenditore. In subordine Zamparini potrebbe optare per un’apertura ridotta a 12mila metri quadrati, da portare a 18mila in una fase successiva.
Il parere del Tar. Il prossimo 5 ottobre il Tar riunirà la Camera di Consiglio per esprimersi in merito alla richiesta di sospensiva del provvedimento di blocco dei lavori imposto dal Comune a Zamparini lo scorso 18 settembre. L’efficacia del blocco è stata già sospesa dal provvedimento cautelativo d’urgenza emesso unilateralmente dal presidente del Tar di Salerno.
Faccia a faccia sindaco – associazioni. E sempre ieri la questione iper è stata oggetto di un incontro tenutosi in Comune tra il sindaco Fausto Pepe e i rappresentanti di Lipu, Slai Cobas, Rifondazione comunista, Verdi, Comitato di quartiere Pezzapiana, Cub.
“Il Comune continua ad avere comportamenti contraddittori – afferma Gabriele Corona, coordinatore dello Slai Cobas – Alle dichiarazioni sempre chiare ed esplicite del sindaco non fanno seguito comportamenti altrettanto decisi e chiari di alcuni assessori, in particolare del delegato all’Urbanistica, Aldo Damiano, e degli uffici comunali. Zamparini non può aizzare contro il Comune i giovani che attendono di lavorare, cercando di utilizzarli come ariete per provocare lo sblocco delle autorizzazioni. Spieghi piuttosto perchè ha annunciato una data d’apertura senza alcuna comunicazione preventiva all’Ente locale, e dopo essersi reso protagonista di una lunga serie di difformità che rendono impossibile allo stato la concessione dell’autorizzazione”.
Le associazioni hanno chiesto al Comune di costituirsi in giudizio per denunciare l’incompetenza territoriale del Tar di Salerno.Il sindaco ha replicato annunciando che a breve la questione sarà affrontata in Giunta e con i tecnici comunali.

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