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Bloccati i lavori:Zamparini promette vendetta

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Dopo l’accertamento dell’Ufficio di Vigilanza Edilizia, il Comune è stato costretto a bloccare i lavori ma l’assessore all’Urbanistica minimizza dando per scontato che si tratta di questioni di pochi giorni.
Intanto Zamparini si infuria, attacca gli ambientalisti, promette ricorsi legali e chiama in causa potenti uomini politici locali che gli avevano assicurato la prossima apertura dell’Ipermercato.
Dura la risposta del coordinatore di “altrabenevento” inviata al Sannio Quotidiano.

IL MATTINO del 16/09/2006

Il Comune stoppa Zamparini, slitta l’apertura

GIANNI DE BLASIO Il Comune stoppa Zamparini: il Centro commerciale, dopo la sospensione dei lavori disposta dal dirigente del settore Urbanistica, Mario De Lorenzo, non potrà più aprire il 28 settembre. A meno di decisioni giudiziarie record, nelle quali confida l’imprenditore, l’inaugurazione è destinata a slittare. Le difformità rilevate dai tecnici della Vigilanza hanno indotto De Lorenzo ad assumere il provvedimento. Nodo parcheggi e superiore altezza dell’immobile: queste le motivazioni a base dell’ordinanza. «Ci siamo mossi con responsabilità – dice l’assessore Damiano – ma pure con determinazione. Intendiamo tenere in conto gli interessi del privato che investe, quelli degli occupandi, ma ciò non possiamo ignorare le leggi». Sospensione, quindi, per 45 giorni, arco di tempo che servirà ad emettere un provvedimento definitivo. Proseguiranno, invece, i lavori relativi al Parco fluviale. Infine, la viabilità. «Entro tre mesi sarà realizzata l’arteria, larga 12 metri, che congiungerà il Centro commerciale al Pip di Pezzapiana», aggiunge Damiano. I problemi per Zamparini, però, non sono soltanto di tipo urbanistico. Il SUAP ha chiesto all’imprenditore a quale titolo egli avesse richiesto l’apertura di 41 esercizi di vicinato. Occorrerà dimostrare che gli utilizzatori finali della struttura saranno i componenti del consorzio «I Sanniti». Nella mattinata, inoltre, si era tenuta la Conferenza di Servizi. Erano assente la ditta Zamparini e i rappresentanti del Consorzio «I Sanniti». Il dirigente Antonio Carrea ha comunicato l’invio, da parte della ditta Zamparini, di una nuova determinazione delle superfici di vendita, dichiarate in circa 13.500 mq. I rappresentanti delle associazioni hanno individuato soprattutto la carenza dei requisiti prescritti dalla legge regionale sul commercio, con riferimento particolare alla mancanza dei parcheggi e della viabilità, nonché della reale composizione del Consorzio «I Sanniti». Il rappresentante della LIPU, avv. Sandrucci, ha contestato preliminarmente che le nuove superfici di vendita non siano state comunicate ritualmente, anche in quanto avrebbero dovuto essere oggetto di apposita variante e che pertanto la Conferenza di Servizi non avrebbe dovuto essere convocata quale prosecuzione della precedente. Il Codacons, rappresentato da Marilina Pizzi, ha altresì richiamato le prescrizioni della normativa nazionale sul commercio. La Conferenza, alla luce delle dichiarazioni di De Lorenzo, è stata dichiarata sospesa. Sul caso dell’ipermercato prendono posizione pure il Movimento difesa del cittadino, Lega consumatori e Federconsumatori. «E’ innegabile che l’avvento della grande distribuzione ha portato numerosi vantaggi ai consumatori, soprattutto delle fasce deboli, in termini di concorrenza, aumento dell’offerta e di prezzi vantaggiosi con promozioni che permettono di risparmiare non poco sulla spesa». Oltre alla sospensione dei lavori del Centro commerciale, il Comune ha disposto quella riguardante l’immobile Passarelli, ma solo nella parte interessata dalle prescrizioni apposte dalla Soprintendenza.

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«Risolverò tutto in pochi giorni»

Il venerdì nero di Maurizio Zamparini ci consegna un imprenditore stanco, ma per nulla domo, che reagisce col consueto piglio battagliero all’inatteso stop decretato dal Comune di Benevento. Neppure il tempo di gustare appieno l’esaltante successo del Palermo in terra britannica (ha messo sotto il West Ham in Coppa Uefa), che dal Sannio rimbalza la funesta notizia: il Centro commerciale, vista la sospensione dei lavori decisa dal dirigente del settore Urbanistica, in sintonia con l’assessore Damiano, non potrà più aprire il 28 settembre, così come preventivato. Ma l’imprenditore friulano non dispera, anzi, si dice certo che quella data sarà rispettata: «Al di là del danno economico che subirei in caso di slittamento, dovendo corrispondere alla sola Ipercoop 100 mila euro di penale al giorno, ritengo che la situazione si risolverà in pochissimi giorni in quanto, nei miei confronti, sono state messe in atto delle autentiche illegalità per cui la magistratura non potrà che darmi ragione». Tempi strettissimi prevede Zamparini, che passerà immediatamente al contrattacco. È stufo, quel che gli sta accadendo a Benevento lo ritiene paradossale, lui che di Centri commerciali ne ha aperti una ventina, alcuni anche all’estero, non si è mai trovato in una simile situazione. «A Benevento ho subìto troppo, specialmente dalla nuova amministrazione, con la quale, peraltro, ho cercato pure di dialogare, ma invano. Qui tutto mi sembra anormale, ricordo di aver già vinto più di una causa, a livello di Tribunali, Tar e Cassazione. Ed, invece, noto un accanimento che non mi spiego se non con il proposito di tutelare altri interessi». Gli ricordiamo che i tecnici della Vigilanza edilizia hanno rilevato delle difformità. Zamparini le giudica «del tutto irrilevanti ed ininfluenti». «I parcheggi sul tetto? Sì, non sono stati realizzati, ma non servono più poiché la superficie di vendita è stata ridotta e riusciamo già a rispettare gli standard in fatto di parcheggi, basta una variante in diminuzione ed è tutto a posto. Quello interrato, poi, ci è stato sospeso dalla Soprintendenza, il che significa che la questione parcheggi in sostanza non esiste». E la maggiore altezza del fabbricato? «È già pronta una DIA che sanerà tutto. Si tratta solo di una pensilina che, come metratura, non ci dà alcuna utilità». Già da ieri sera, i legali di Zamparini sono al lavoro per controbattere la mossa del Comune: «È ovvio che ci difenderemo, sappiamo di aver ragione, quel che mi risulta incomprensibile è l’atteggiamento degli anmministratori che de visu dicono una cosa, poi ne fanno un’altra. Voglio dire, c’erano delle anomalìe, bene, potevano chiamarci ed avremmo spiegato e messo a posto tutto. Qui non è un danno solo a Zamparini, che a Benevento ha investito 50 milioni di euro, ma lo è pure per le 350 persone che lavoreranno nel Centro commerciale, fino a lievitare a 500 quando saremo a pieno regime. No, signori miei, ora basta, non tollero di essere maltrattato ulteriormente! Da ora in poi sarà guerra, inoltrerò ricorso al Tar, presenterò denunce e vedremo chi avrà ragione. Posso sopportare l’ignoranza, ma non la malafede. Oltretutto – conclude l’imprenditore – i cittadini, non fosse altro perché la concorrenza fa calare i prezzi, il Centro commerciale lo vuole, mentre ad osteggiarlo è solo qualche lobby di potere locale». g.de bla.

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IL SANNIO QUOTIDIANO del 16/9/2006

Il Comune stoppa Passarelli e Zamparini

(pb) Passarelli e Zamparini fanno rima con sospensione. Le due vicende politico – urbanistiche che stanno letteralmente monopolizzando il dibattito cittadino viaggiano ormai in tandem. Tanto da meritare, ieri in Via del Pomerio, la convocazione da parte del Comune di una conferenza stampa unica (presenti l’assessore all’Urbanistica, Aldo Damiano, e il dirigente di settore, Mario De Lorenzo) per annunciare l’adozione di una duplice sospensione, “temporanea e limitata” per l’immobile Passarelli in Viale Atlantici, “totale” per il centro commerciale ‘I Sanniti’ in Via Valfortore.
Lo stop “limitato” a Passarelli. “E’ stato disposto – ha spiegato il dirigente del settore Urbanistica del Comune, Mario De Lorenzo, che ha firmato i due atti – un provvedimento di sospensione temporanea e limitata dopo le ultime comunicazioni della Soprintendenza. La sospensione riguarda tutto quanto in contrasto con le prescrizioni contenute nella nota della Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dello scorso 11 agosto, ed avrà effetti fino a quando la stessa Soprintendenza non avrà comunicato la decisione finale in merito alla procedura avviata per l’apposizione dei vincoli”. Nello specifico, lo stop riguarda, come da provvedimento, “la realizzazione della copertura del fabbricato, lo sbancamento dell’area compresa tra il costruendo edificio Passarelli e la Villa Perrotta per la parte destinata ad accogliere la rampa di accesso al piano parcheggio dell’edificio, la sistemazione a scarpata della restante parte dell’area”.
Il provvedimento di sospensione consente invece “la prosecuzione di tutti i lavori interni al fabbricato, già autorizzati, e che non siano in contrasto con le anzidette prescrizioni della Soprintendenza”. Nel testo si dà notizia inoltre che responsabile del procedimento è stato nominato il geometra Giovanni Mirabella, in organico al Comune.
Quali effetti concreti avrà la decisione di Palazzo Mosti? Malgrado il clamore suscitato dalla definizione nominale del provvedimento di “sospensione”, in realtà lo stop vigeva già di fatto da alcuni giorni, da quando cioè la nota della Soprintendenza era stata recapitata alla ditta e al Comune. Una lettera che ha impiegato, com’è noto, tempi incredibilmente lunghi per compiere un percorso tutt’altro che lungo. E a tal proposito l’assessore Damiano ha annunciato ieri che “la vicenda impone una revisione del sistema di smistamento della corrispondenza, perchè non si verifichino più simili ritardi”. Damiano ha negato che la decisione sia conseguenza diretta delle relazioni dell’ufficio Vigilanza edilizia. “Da sempre – ha argomentato Damiano – il nostro operato è stato rivolto a contemperare il primario interesse pubblico con i legittimi interessi privati. Noi abbiamo ereditato questa situazione dalla precedente gestione. Se avessimo dovuto decidere noi – ha affermato l’assessore – avremmo fatto le barricate contro quel tipo di realizzazione. Si vede anche ad occhio che il palazzo è più alto. Ma oggi ci dobbiamo confrontare con la situazione esistente”. Interrogati circa la legittimità del permesso di costruire rilasciato dal Comune il 16 marzo 2006, sia l’assessore che il dirigente all’Urbanistica hanno confermato: “Quel permesso è regolare, altrimenti lo avremmo annullato”. Damiano ha accennato anche alle proteste mosse dal Comitato civico Zona alta, presieduto dal consigliere della Margherita, Giovanni Zarro. “Devo rilevare che il Comitato non ha mai indirizzato le proprie note a questo Assessorato. L’unica ricevuta è quella prodotta dai 16 frontisti. Mi auguro adesso che il Comitato faccia ricorso al Tar”. L’assessore udeurrino ha comunque espresso un riconoscimento al rutelliano: “La presenza di Giovanni Zarro valorizza lo schieramento di centrosinistra, e credo che anche lui in cuor suo sa che più di questo non potevamo fare”. Lo stop “totale” a Zamparini. “Determinazione e senso di responsabilità”, queste secondo Aldo Damiano le direttrici dell’operato di Palazzo Mosti nell’affrontare una vicenda affatto facile. “Siamo consapevoli – ha spiegato ancora l’assessore – dell’enorme aspettativa che c’è in città. Ma lo abbiamo detto anche a Zamparini: l’insediamento di importanti iniziative non può prescindere dalla verifica della legittimità degli atti”. E proprio dalle attività di verifica condotte in questi giorni sono emersi i rilievi che hanno determinato lo stop, che verrà comunicato formalmente alla ditta soltanto lunedì: la struttura è più alta di quasi 2 metri rispetto al consentito nell’area di rispetto dal fiume Calore, mancano il parcheggio sul tetto e la relativa rampa d’accesso, manca il parcheggio interrato da 4.800 metri quadrati.
Cosa succederà? Salta l’annunciata apertura del 28 settembre. Il Comune ha, per legge, 45 giorni di tempo per tradurre la misura di sospensione in un provvedimento definitivo. In quest’arco di tempo la ditta può produrre memorie “difensive”. Non va dimenticato che la Vigilanza edilizia ha comunicato l’esistenza di difformità anche alla Procura della Repubblica, e non si può escludere che si arrivi ad un nuovo sequestro. Intanto la Conferenza dei servizi svoltasi ieri mattina non ha licenziato l’autorizzazione all’apertura. Oltre alle ormai celebri difformità di carattere edilizio-urbanistico, la Conferenza ha fatto emergere anche elementi di non conformità per quanto riguarda gli aspetti commerciali, ed in particolare in merito alla intestazione delle licenze degli operatori che dovranno delocalizzarsi nel centro ‘I Sanniti’. La posizione delle associazioni dei consumatori. «Sul caso dell’ipermercato di Via Valfortore si sta creando un gran polverone». E’ la presa di posizione di Lega Consumatori, Federconsumatori e Movimento Difesa del Cittadino, che affermano: «Sulle difformità rilevate va fatta chiarezza e presi idonei provvedimenti, se accertati definitivamente, ma siamo contrari alle crociate contro Zamparini. Non va dimenticato che nel 2001 il Consiglio comunale approvò il Piano commerciale che prevedeva al presenza di un centro commerciale e di una struttura di GACP. Va inoltre ricordato che il recente decreto Bersani ha abolito i limiti stabiliti dalla legge regionale 1/2000 per la grande distribuzione». Le tre associazioni propongono quindi un incontro a breve alla presenza dell’Amministrazione comunale e del Consorzio ‘I Sanniti’.

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Il Sannio Quotidiano del 16 settembre 2006

L’imprenditore si sfoga: “Chiederò i danni”.
( sintesi)

“Un massacro”. Per Maurizio Zamparini la sospensione decisa dal Comune è solo l’ultimo atto di uno stillicidio che si trascina da anni [….] “Ho cercato sempre di collaborare per superare i mille ostacoli che sono stati posti di volta in volta sulla strada di una trattativa di sviluppo che farebbe soltanto bene a Benevento e a tutta la provincia. Adesso mi sembra che la misura sia davvero colma e mi vedo costretto, mio malgrado, ad adire le vie legali per tutelarmi contro questo autentico massacro. [ ….. ] Dovrò pagare alla Coop. 100 mila euro al giorno di euro… . Se non abbiamo realizzato il parcheggio sul tetto è perchè il Comune ci aveva concesso di realizzare un’adeguata superficie a parcheggi nella zona del parco fluviale. Poi è intervenuta la revoca della delibera 84 […] L’Assessore Cosimo Lepore mi disse che aveva già promesso le sue dimissioni nel caso l’ipermercato avesse aperto i battenti. Del resto le sue tesi sono le stesse portate avanti dagli ambientalisti, da Corona, dalla LIPU che invece di occuparsi degli uccelli si dedica ad ostacolare ogni passo di una iniziativa capace di dare sviluppo all’interno del Sannio alimentando la concorrenza e fornendo un’occasione di lavoro ad oltre 300 persone che adesso dovrò licenziare” […..] “ Tutto si risolve mi fu assicurato quando incontrai politici di alto livello della zona. Ed invece….”

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Il Sannio Quotidiano del 2 settembre 2006

A sorpresa Zamparini: giusta la revoca della delibera 84

L’imprenditore friulano “ Era un provvedimento necessario, io sono d’accordo con quanto deciso dall’Amministrazione comunale” [….] Probabile che il problema sia stato superato anche a seguito dell’incontro che nelle ultime ore l’imprenditore , sceso a Benevento per prendere visione dello stato dell’arte dell’Iper , ha avuto con i vertici dell’Udeur.

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ALTRABENEVENTO- gruppo di lavoro contro il malaffare per la città sostenibile.

Alla redazione de Il Sannio Quotidiano

La dichiarazione rilasciata da Maurizio Zamparini al Sannio Quotidiano di oggi , 16 settembre, è di una gravità senza precedenti.
L’imprenditore friulano si lamenta dell’ultima sospensione dei lavori sapendo bene che la realizzazione di quell’Ipermercato è una storia infinita di atti illegittimi e di irregolarità, come abbiamo dimostrato pubblicamente più volte, carte alla mano. Anche la mancata realizzazione del parcheggio sul tetto era stata più volte denunciata perché quella soluzione risultava palesemente impossibile. Zamparini, però, ha voluto negare l’evidenza e ha continuato a sostenere, anche dinanzi alla Magistratura, che avrebbe realizzato le opere come previsto dal progetto. Così non è stato e ora si accertano difformità che l’Assessore all’Urbanistica avrebbe potuto rilevare prima e che invece sono state riscontrate solo a seguito delle diffide delle associazioni ambientaliste. Zamparini ha annunciato la data di apertura senza attendere il collaudo finale e senza ottenere l’autorizzazione definitiva per l’attività commerciale. Egli, incurante delle corrette procedure amministrative, ha firmato contratti, ha promesso posti di lavoro e ora vorrebbe far ricadere la responsabilità su chi invoca il rispetto della legge per tutti, indipendentemente dai soldi che si hanno in tasca e dai rapporti politici che di volta in volta si è capaci di coltivare, a destra come a sinistra. Ora Zamparini deve dire con chi aveva concordato, a marzo del 2002 che avrebbe ampliato l’area commerciale invadendo la zona destinata a parco fluviale e deve indicare chi sono “i politici di alto livello” che recentemente gli avrebbero assicurato l’apertura, anche senza le autorizzazioni necessarie e senza aver realizzato la strada. Zamparini deve dire quali sono “i vertici dell’Udeur” che egli avrebbe incontrato, come dichiarato sempre al Sannio Quotidiano, mentre il Sindaco e la Giunta stavano annullando la delibera approvata da D’Alessandro e company per consentirgli di trasformare il parcheggio del parco fluviale in parcheggio commerciale. A questa Amministrazione, dopo i ritardi e le incertezze su questa vicenda, tocca ora fare chiarezza, fino in fondo, senza ulteriori salamelecchi per questo falso magnate che si mostra sempre più arrogante.

Benevento 16 settembre 2006

Altrabenevento Il coordinatore Gabriele Corona

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