Ipermercato I Sanniti. Acquisire il parcheggio e ridurre la superficie di vendita
Stampa questo articolo( da Il Mattino del 31 gennaio)
La superficie delle aree di sosta potrebbe ridursi di 4.000 metri quadrati Zamparini scrive al Comune
Ipermercato, il parcheggio diventa un caso
A quanto ammonta la superficie delle aree di parcheggio da considerare a servizio dell’Ipermercato «I Sanniti»? È la domanda rivolta dal dirigente del Settore Commercio, Antonio Carrea, che ha scritto per la seconda volta al collega dell’Urbanistica, Silvio Ferrara. Il problema si è posto allorquando, lo scorso 9 dicembre, il responsabile del servizio di Vigilanza Edilizia, Luigi Panella, ha inviato al Dirigente all’Urbanistica, una relazione relativa al parcheggio realizzato in area destinata a parco ed asservito al Centro commerciale, ricordando che «l’utilizzazione di quel parcheggio a servizio dell’Ipermercato è stata oggetto della contestazione del reato di “lottizzazione abusiva” da parte della Procura».
Panella, pertanto, segnala la possibilità di applicare le norme previste dall’art. 30 del Testo Unico per l’edilizia che prevedono l’acquisizione al patrimonio comunale di tale bene. Di conseguenza, le aree di sosta che l’Ipermercato può utilizzare, si riducono a 18.448 metri quadrati che consentono l’attività commerciale solo su una superficie di vendita di 9.224 metri quadrati, come da Legge Regionale n. 1 del 2000. Con la delibera di giunta n. 150 del 12 ottobre 2006, fu autorizzata l’apertura dell’Ipermercato con una superficie di vendita di 11.800 metri quadrati che poi è stata ampliata a 13.649 di cui circa 7.000 per «Mandi», 5.000 per l’Ipercoop e la rimanenza per gli esercizi commerciali della galleria riservata. Il dirigente del Settore Commercio precisa che «il 27 novembre 2006, il dirigente del Settore Pianificazione Urbana (all’epoca Mario De Lorenzo ndr.) ha comunicato che il centro commerciale ha la disponibilità di mq. 41.288 di parcheggio (compreso il parcheggio in area Parco ndr.) e sulla base di tale comunicazione, il settore scrivente ha consentito l’apertura di esercizi commerciali ulteriori rispetto a quelli insediatisi all’atto della prima apertura del centroe». Ora, venuta meno la possibilità di utilizzare il parcheggio destinato al parco fluviale, come si opererà la riduzione della superficie di vendita di circa 4.000 metri quadrati? Il problema non è di facile soluzione perchè, trattandosi di un Centro commerciale autorizzato come «delocalizzazione di attività preesistenti», la superficie di vendita dei negozi in galleria e quella di Mandi e dell’Ipercoop devono mantenere un certa percentuale e quindi la riduzione deve riguardare proporzionalmente piccola e grande distruzione commerciale. Per questo il Settore Commercio chiede al Dirigente del Settore Urbanistica di decidere se accogliere o meno la tesi dell’Ufficio di Vigilanza Edilizia, ma Ferrara non ha ancora assunto una decisione e finora si è limitato ad accettare la richiesta di Altrabenevento e quella di Zamparini di accesso agli atti e di partecipazione al procedimento amministrativo. A breve, quindi, l’avv. Sandra Sandrucci, che segue la questione per conto dell’associazione ambientalista, e l’imprenditore friulano, si incontreranno al Settore Urbanistica del Comune.