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Disegno criminoso: sostituire l’acqua del Biferno con quella dei pozzi di San Salvatore Telesino

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Tacciono gli amministratori, i politici e i giornalisti impegnati a tifare per la concorrenza tra massoni

Comunicato stampa del 17 maggio 2021

Da qualche giorno a San Salvatore Telesino sono ripresi i lavori per collegare il campo pozzi all’acquedotto del Biferno, cominciati nel 2017 senza gara di appalto, con l’obiettivo dichiarato di “risolvere la crisi idrica di Benevento”.

La Regione Campania ha stanziato 10 milioni di euro per ripristinare otto pozzi, realizzati agli inizi degli anni ’90 e mai entrati in funzione, da cedere alla Gesesa con relativa rete idrica per pompare acqua “dura” del bacino del Grassano verso la nostra città.

Ufficialmente questo sistema idrico dovrebbe entrare in funzione solo in caso di crisi dovuta a riduzione della portata dalle sorgenti molisane che però si è manifestata una sola volta in 14 anni. In realtà da alcuni decenni la Regione Campania tenta di ridurre o eliminare la fornitura di acqua buonissima dal Biferno per la città di Benevento e i pozzi di San Salvatore Telesino devono servire proprio a questo scopo.

A questo scellerato progetto si oppongono Altrabenevento per la scarsa qualità dell’acqua di quei pozzi (eccessivo grado di durezza) ma anche i contadini della zona e il Consorzio Idrico Termale di Telese che temono l’abbassamento della falda, ma i lavori, nonostante le denunce e le interruzioni, proseguono.

Il Comune di San Salvatore finora non si è opposto, limitandosi ad esprimere alcune osservazioni critiche sul tracciato della condotta idrica.

A settembre saranno completati i lavori e quindi l’acquedotto del Biferno, potenziato la scorsa settimana, porterà in città l’acqua dei pozzi di San Salvatore Telesino con costi enormi per le spese di pompaggio.

Questo pericolo è concreto ed imminente ma i consiglieri comunali della città capoluogo e le forze politiche tacciono, mentre si affannano a discutere, con l’aiuto di giornalisti tifosi e falsi opinionisti, solo di candidature e di giochi di potere tra massoni: quelli che già hanno acquisito un posto di assessore nella attuale giunta Mastella e quelli che puntano alla elezione del nuovo sindaco.

Invece, della qualità dell’acqua si preoccupano solo Altrabenevento, poche altre associazioni e i cittadini della parte bassa della città costretti ad utilizzare l’acqua dei pozzi al tetracloroetilene. I cittadini della parte alta che finora hanno utilizzato acqua di sorgente, rischiano di doversi accontentare, anch’essi, di acqua di pozzo.

Altrabenevento, Gabriele Corona

 

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