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L’Ente Morale San Filippo Neri, invece di recuperare risorse per l’assistenza svende un terreno edificabile

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Il Consiglio di Amministrazione nominato dal sindaco Mastella e il consigliere Quarantiello devono chiarire.

Comunicato stampa del 28 aprile 2021

E’ previsto per domani, 29 aprile, una nuova seduta del consiglio comunale di Benevento, la prima dopo le dimissioni di Marcellino Aversano che proprio non ha gradito né perdonato il capogruppo Giovanni Quarantiello per le offese in diretta web.

Il capogruppo si è scusato, era nervoso e in verità si comprende la sua tensione e forse anche la frustrazione.

Infatti Quarantiello è stato in questi cinque anni di amministrazione Mastella il cardine fondamentale della maggioranza e sicuramente non è stato ripagato adeguatamente per l’impegno garantito: non è diventato assessore, né presidente del Consiglio; non ha avuto candidature per il parlamento italiano e neppure per quello europeo o per il consiglio regionale.

E quindi ha dovuto conciliare l’impegno politico frenetico con l’attività di ingegnere libero professionista ma anche in questo campo Quarantiello si è dovuto districare tra non poche difficoltà.

Tra i setto o otto progetti che segue per vari incarichi tecnici a Benevento, alcuni sono davvero una grana.

Ad esempio la riclassificazione di un terreno in via Ferrannini sul quale edificare un palazzo di quattro piani che lui ha progettato è oggetto di diffida da parte dei confinanti.

L’ultima grana per il capogruppo mastelliano è sorta a seguito della bocciatura di una richiesta di edificazione, ai sensi delle norme del cosiddetto Piano Casa, di un palazzo di 16 appartamenti in zona Pacevecchia.

L’Ufficio Urbanistica è decisamente contrario ma il dirigente Iadicicco, come riportato dal Il Sannio Quotidiano del 16 aprile, per tentare di trovare una soluzione ha addirittura scomodato il professore Abbamonte, noto avvocato consulente dell’amministrazione Mastella per diverse delicate questioni.

Ma, intanto un altro problema è emerso dalla lettura degli atti relativi alla cessione del terreno di 2.886 metri quadrati sul quale Quarantiello pensa si possa costruire il palazzone.

Nei giorni 27 e 28 luglio 2020, il livellario, una sorta di affittuario del terreno, ha sottoscritto con l’Istituto Diocesano Per il Sostentamento del Clero e l’Ente Morale San Filippo Neri gli atti notarili per “affranco” cioè per diventare proprietario a tutti gli effetti.

L’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, dopo un’attenta istruttoria, ha ceduto la sua parte (che in mancanza di specifiche precisazione corrisponde alla metà della proprietà) in cambio di € 22.500, cioè quasi 15 euro a metro quadro. E’ un prezzo congruo per il terreno che ad oggi è classificato F2z (spazi pubblici destinati a verde attrezzato, giardini pubblici ed impianti per il gioco e lo sport).

Invece l’Ente Morale San Filippo Neri, ha ceduto la sua analoga quota di proprietà per € 1.680, cioè poco più di un euro a metro quadro, 15 volte in meno il prezzo pagato all’altro istituto religioso.

Perché tanta differenza per quote di proprietà uguali?

L’ente Morale San Filippo Neri che gestisce un istituto scolastico e deve farsi carico di costi di assistenza non indifferenti, è già in crisi economica dopo le note vicende giudiziarie a carico dell’ex presidente, e quindi proprio non si comprende perché ha ceduto una sua proprietà ad un prezzo così basso.

Il consiglio di amministrazione di quell’Ente morale è stato nominato a novembre 2017 dal sindaco Clemente Mastella che ha scelto persone di sua fiducia e quindi può certamente spiegare alla città la strana vendita di quel terreno e i mancati incassi necessari per fini assistenziali.

Ma anche il consigliere Quarantiello, tecnico di esperienza, può certamente spiegare il mistero.

Di certo non lo farà domani considerato che è impegnato a trovare una soluzione per garantire il numero legale necessario per la validità della seduta del consiglio.

La maggioranza si è ridotta a 14, sindaco compreso, e questa volta non basta il sostegno di De Pierro e Lepore che sono stati eletti in opposizione a Mastella ed invece da tempo lo sostengono senza imbarazzo.

Per garantire il numero legale di 17 consiglieri presenti, bisogna convincere Raffaele Del Vecchio che pur aderendo a “essere democratici” come gli altri due avvocati compagni di gruppo, recentemente appare ancora più incerto del solito.

Quindi, il capogruppo Quarantiello deve fare un miracolo anche per rimediare alle dimissioni di Aversano: deve convincere qualche consigliere di Forza Italia a garantire il numero legale e potrebbe non essere difficile considerato che all’ordine del giorno è prevista l’approvazione del progetto per il ponte sul Serretelle che sta molto a cuore all’ex assessore Antonio Reale, di Forza Italia e allo stesso Quarantiello.

Finito il consiglio, il capogruppo mastelliano potrebbe magari spiegare perché l’Ente Morale San Filippo Neri ha ceduto per quattro soldi al suo cliente la quota parte di un terreno sul quale egli pensa si possa costruire un palazzo di quattro piani per sedici appartamenti.

Altrabenevento, Gabriele Corona

 

 

 

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