Acqua NON potabile nella parte bassa di Benevento. Sequestrare i pozzi
Stampa questo articoloLa Gesesa ha chiuso il pozzo di Campo Mazzoni che ha fornito acqua contaminata e non potabile per la presenza di tetracloroetilene oltre i limiti di legge. Altrabenevento chiede alla Procura della Repubblica di sequestrare e chiudere anche i pozzi di Pezzapiana che pescano nella stessa falda per tutelare la salute dei cittadini dei rioni Ferrovia, Libertà e Centro Storico.
Comunicato stampa del 30 marzo 2021
La Gesesa ha comunicato di aver chiuso il pozzo di Campo Mazzoni per la presenza di 47,4 microgrammi/litro di tetracloroetilene, un valore altissimo pari a 40 volte la soglia di contaminazione (1,1 microgrammi/litro) e quasi cinque volte la soglia di potabilità (10 microgrammi/litro).
Da novembre 2018 Altrabenevento e il Comitato Qualità dell’Acqua hanno chiesto ripetutamente di chiudere i pozzi che forniscono acqua alla parte bassa della città per l’accertata presenza del pericoloso inquinante ma i dirigenti della Gesesa e il sindaco Mastella hanno sempre ribadito che l’acqua era ottima e perfettamente potabile.
Un anno fa, un’industria del rione Ferrovia ha chiuso il pozzo utilizzato per le produzioni alimentari per la presenza di 2,4 microgrammi/litro di tetracloroetilene ma l’acqua con la stessa concentrazione di inquinante è stata fornita agli abitanti dei rioni Ferrovia, Libertà e Centro storico anche per bere, preparare dolci, fare la pasta in casa, lavare gli alimenti e cucinare.
Adesso Gesesa e Comune di Benevento sono stati costretti a chiudere Campo Mazzoni ma non hanno chiarito per quanto tempo la popolazione della parte bassa ha dovuto bere acqua contaminata e non potabile e soprattutto non spiegano perché rimangono in funzione i pozzi di Pezzapiana che pescano nella stessa falda contaminata e continuano a fornire acqua agli abitanti dei rioni popolari.
Altrabenevento chiede alla Procura della Repubblica di sequestrare e chiudere tutti i pozzi, pubblici e privati, che pescano nella falda sotto la città per tutelare la salute pubblica.
Altrabenevento, la presidente Sandra Sandrucci