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Mastella e Del Prete utilizzano dati vecchi e statistiche senza senso per chiudere le scuole appena riaperte.

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Mastella prima invocava la zona Rossa, poi la voleva Gialla perché noi siamo virtuosi, adesso annuncia disastri ma non ha mai chiarito cosa ha fatto per isolare i focolai al Comune.  

Comunicato stampa del 29 novembre 2020

Il sindaco di Benevento ha deciso di chiudere le scuole per l’infanzia e la prima elementare, riaperte pochi giorni fa, che pure il Presidente della Regione De Luca ritiene debbano garantire l’attività didattica con gli alunni in classe.

Mastella poche settimane fa annunciava la zona Rossa, poi ha protestato quando il governo l’ha decisa per tutta la Campania perchè nel Sannio il contagio non è preoccupante; adesso ha deciso che i bambini non possono andare a scuola perché dal 17 al 24 novembre sarebbero stati accertati 600 nuovi positivi in questa provincia.

Il primo cittadino si aggrappa alle valutazioni della Fondazione GIMBE che però utilizza dati della Protezione Civile-Ministero della Salute che non rappresentano la reale situazione di quella settimana perché sono aggiornati con l’aggiunta di casi precedenti non inviati al sito nazionale o non aggiornati.

Se Mastella, il suo staff e l’assessora Rossella Del Prete avessero verificato meglio l’attendibilità dei dati, si sarebbero accorti che la ASL nello stesso periodo ha comunicato che i positivi erano 350 e non 596 come riporta la Fondazione Gimbe.

Se invece di utilizzare strumentalmente quei numeri, l’ex ministro della Giustizia e l’assessore alla Cultura-Pubblica Istruzione avessero letto i report della Protezione Civile e del Ministero della Salute, avrebbero notato che da inizio marzo al 16 novembre, 2.240 persone residenti in provincia di Benevento sono state contagiate da Covid19, secondo i dati ASL, ma i report del Ministero della Salute ne indicavano solamente 1.793, cioè 447 in meno.

Invece, dal 17 al 24 novembre i contagiati sono stati 350, secondo i dati ASL, ma il Ministero ne ha indicati 596, cioè 246 in più, a parziale compensazione di quelli mancanti nelle settimane precedenti (addirittura per sedici giorni in tre mesi il Ministero registrava 0 (zero) positivi nel Sannio ed invece la ASL ne contava diverse decine).

Se il sindaco e tutto il suo costosissimo apparato politico-burocratico di sostegno avessero voluto davvero verificare la attendibilità dei dati, avrebbero notato, ad esempio, che il giorno 18 novembre, la ASL indicava 45 nuovi positivi ma il Ministero ne comunicava 296; il 20 novembre la ASL comunicava 38 nuovi casi positivi e il Ministero ne indicava 112. Non è difficile capire che quei casi non si riferivano ad un solo giorno.

Mastella non è mai intervenuto per chiedere maggiore chiarezza sui dati relativi al contagio da Covid19, e neppure per spiegare cosa ha fatto per isolare i focolai, però ogni tanto si aggrappa ad improvvide valutazioni, sconnesse e datate, per giustificare continue e contraddittorie decisioni che creano ansia e rabbia nei cittadini per le ordinanze emesse all’ultimo momento. Quella annunciata ieri che vieta la riapertura delle scuole da domani mattina, fino a questo momento, ore 16,30, non è stata ancora pubblicata sul sito del Comune, ma incide sulla vita di diverse migliaia di persone.

La presidente Sandra Sandrucci

 

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