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Delibere ad hoc per blindare il Comandante dei Vigili e per tentare di chiudere la bocca al solito dipendente

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Compare la misteriosa delibera per  rafforzare la nomina al vertice della Polizia Municipale. Gli uffici Cultura, Spettacoli ed Attività produttive migrano in altri settori. Cambia pure il codice di comportamento dei dipendenti che non possono più esprimere critiche, anche sui social network, a qualunque amministratore pubblico o governante nazionale e internazionale.

Comunicato stampa del 28 novembre 2020

La delibera n. 168 approvata dalla Giunta il 16 novembre ma finora conosciuta solo dalla UIL, è stata affissa ieri all’Albo Pretorio e subito si manifesta come un concentrato di soluzioni alchemiche.

La segretaria generale ci stava da tempo lavorando per tentare di sanare le contraddizioni a catena sorte per sostituire il previsto Comandante-Dirigente della Polizia Municipale con Bosco Fioravante, comandante e Gennaro Santamaria, dirigente del Settore Affari Generali. Quelle nomine furono contestate ad agosto 2019 da Gabriele Corona, nella qualità di delegato sindacale della CUB, che anche in quel caso ricevette “avvio di provvedimento disciplinare”, archiviato per errore di notifica.

Leggendo la delibera 168 si scopre che ad ottobre 2019 anche la segretaria generale del Comune con una relazione riservata al sindaco, aveva espresso forti perplessità sugli atti che avevano portato a quelle nomine, ma il documento rimane tuttora riservato e segreto. Però, quelle perplessità ignorate per oltre un anno, sono state riesumate adesso perché il comandante Bosco non è risultato idoneo all’incarico di Posizione Organizzativa, una sorta vice dirigente, per il quale c’è invece un altro ufficiale che ha i requisiti.

La macrostruttura del Comune decisa con la delibera 168 prevede che il comandante da nominare a gennaio deve essere anche Posizione Organizzativa e per questo saranno cambiati anche due regolamenti dell’Ente.

La nuova macrostruttura cambia anche la collocazione di alcune Unità Operative nei settori. Ad esempio, gli uffici Cultura e Spettacolo dal dirigente Catalano passano al dirigente Santamaria; gli uffici Commercio – Agricoltura- Industria lasciano il Settore Urbanistica e vanno in un settore misto con servizi sanitari, patrimonio e sport.

Intanto cambia pure il Codice di Comportamento dei Dipendenti Comunali e anche in questo caso ci sono novità sorprendenti.

La Giunta l’ha approvato con la delibera 171 per introdurre soprattutto una modifica a quello finora in vigore. Infatti, all’art. 10 prevede che “il dipendente è tenuto a mantenere un profilo rispettoso delle pubbliche istituzioni in generale, e dell’amministrazione del Comune di Benevento in particolare, anche in occasione di manifestazioni pubbliche, raduni, incontri, oltre che nell’uso di strumenti di comunicazione e social network, astenendosi da affermazioni che risultino equivoche, ingiuriose o calunniose, e che in ogni caso siano tali da compromettere o ledere il rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni.”

Quindi, i dipendenti del Comune di Benevento sono gli unici in Italia a non poter esprimere come cittadini, neppure in modo composto o magari con un “mi piace” su facebook, critiche agli amministratori pubblici della propria città o di qualunque Ente o Nazione in Italia e nel mondo, perché potrebbero ingenerare “rapporti di sfiducia verso le istituzioni”.

Ovviamente questa nuova regola assolutamente contraria a qualunque legge e diritto costituzionale vale soprattutto per qualcuno ben identificato.

Questo succede al tempo di Mastella sindaco.

La presidente Sandra Sandrucci

 

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