Mastella e la GESESA forniscono al rione Libertà ACQUA NON POTABILE ma i cittadini hanno la responsabilità di non usarla.
Stampa questo articoloE’ veramente incredibile e gravissimo quello che sta accadendo a Benevento in queste ore: dal 15 settembre l’acqua di una parte del rione Libertà è dichiarata NON POTABILE dall’ARPAC; dopo due giorni, il 17 settembre, la ASL ha ordinato al Comune di Benevento e alla GESESA la immediata sospensione della erogazione idrica al rione Libertà, lato destro; oggi dopo un comunicato di Altrabenevento, il sindaco Mastella non blocca la fornitura e si limita ad ordinare ai cittadini di non utilizzarla. Gli abitanti e i commercianti di quel popoloso rione continuano da 3 giorni ad usare acqua non potabile per bere e cucinare. Ancora nessuna informazione compare sul sito della GESESA.
2° comunicato stampa del 18 settembre 2020
Il 15 settembre la ASL e l’ARPAC esaminano per la seconda volta l’acqua fornita dalla GESESA ad una parte del rione Libertà e la dichiarano NON POTABILE. Il giorno dopo la ASL “attesa la necessità di adottare le misure cautelative che il caso richiede ordina al Comune e alla Gesesa la sospensione della fornitura idrica” ma non si capisce perché la comunicazione ufficiale arriva al Comune ieri 17 settembre.
Oggi alle 13,08 Altrabenevento ha dato la notizia e alle 15,32 il sindaco si decide ad emettere una ordinanza. Ma il primo cittadino non ordina alla GESESA di interrompere la fornitura e si limita a disporre la “immediata sospensione dell’utilizzo a fini potabili dell’acqua distribuita dalla Gesesa al rione Libertà, nella zona lato destro di via Napoli”.
Mastella precisa che i trasgressori, cioè i cittadini che non rispettano la sua ordinanza, saranno punti severamente.
Per diverse ore dal comunicato di Altrabenevento e dalla Ordinanza del sindaco dal solito linguaggio criptico, i cittadini non informati hanno continuato ad utilizzare, per il terzo giorno di seguito, l’acqua NON POTABILE che continua ad arrivare nelle case, nei negozi, nei bar e in tutte le attività produttive della zona.
Alle 17,40 la Gesesa comunica che l’acqua NON E’ POTABILE perché sono stati superati i limiti di legge di parametri microbiologici senza indicare quali, ma avvisa che la fornitura non sarà interrotta e che i cittadini “non possono usare l’acqua per consumo umano, non può essere bevuta, usata per lavare stoviglie e/o usata per cuocere cibo È stato predisposto un piano d’emergenza con servizio sostitutivo di fornitura per mezzo di autobotte certificata di acqua destinata al consumo umano per tutte le utenze che ne avessero necessità. L’autobotte stazionerà in Piazza San Modesto dalle ore 18:30 alle 22:00 e dalle 9:00 alle 13:00.”
Questi comportamenti sono davvero gravissimi: l’acqua NON POTABILE VIENE FORNITA ma i cittadini, NON INFORMATI, hanno la responsabilità di non usarla!
La Presidente Sandra Sandrucci