Palazzo sul terminal bus, Mastella attacca il Comitato civico. Le convergenze con il PD e il silenzio dell’assessore Gerardo Giorgione
Stampa questo articoloProgramma Periferie, Mastella scrive al Nucleo nazionale di verifica per difendere il progetto del palazzo sul Terminal Bus, attacca il Comitato civico e la senatrice Ricciardi, ma loda l’opposizione dei consiglieri del PD
Comunicato stampa del 15 settembre 2020
In campagna elettorale Mastella da’ sempre il meglio di se: sceglie gli argomenti sui quali fare propaganda con l’aiuto della stampa amica, si irrita se qualcuno pone questioni che lo imbarazzano (qualità dell’acqua, lavori nelle scuole, taglio dei pini, organizzazione di Città Spettacolo), ma soprattutto si preoccupa di dimostrare agli interessati che lui mantiene gli impegni per lavori e grandi opere.
Proprio con questa impostazione ha inviato al presidente del Nucleo di Monitoraggio e Verifica del Programma Straordinario Periferie una lettera con la quale difende il progetto per la costruzione di un palazzo di cinque piani sul terminal bus e chiede un incontro per verificare la possibilità di piccole modifiche richieste dal consigliere Cosimo Lepore del Partito Democratico (nella foto) nel consiglio comunale del 31 luglio.
Mastella ha atteso più di un mese per scrivere la missiva e lo fa in questi giorni di campagna elettorale per sostenere che l’edificio proposto dalla società casertana Lumode, la stessa che ha realizzato il Green Park di Ceppaloni, serve alle attività commerciali di Corso Garibaldi che avranno a disposizione un parcheggio per i loro clienti.
Il sindaco dopo aver fatto riferimento in modo del tutto sbagliato ad atti di pianificazione urbanistica dei quali confonde anche le date, insiste sulla necessità di eliminare l’attuale terminal bus perché la sua attuale posizione “danneggia tutti gli altri cittadini residenti negli altri quartieri della città e avvantaggia solo quelli residenti in quella parte, minima, del Centro Storico attigua ad esso”
L’ex Ministro della Giustizia sostiene che è in atto una campagna di disinformazione: “Un palazzone di cinque piani che il Comune permetterà di costruire ai “casertani”:a parte i toni “razzisti” di questo aggettivo, è questa una delle tante distorsioni della verità, operate ad arte, dal fantomatico comitato che ha scelto quale denominazione emblematica quella di “giù le mani dal terminal bus”. La realtà è invece un’altra: il palazzone è un edificio di ridotte dimensioni con due piani interrati destinati a parcheggio pubblico e i restanti tre, fuori terra, destinati in minima parte a residenze e in gran parte a servizi privati e pubblici”
A parte il fatto che il progetto Lumode redatto dall’arch. Antonio Iadicicco (prima che diventasse dirigente del settore Urbanistica) non prevede piani interrati (sotto al terminal c’è la galleria della Ferrovia Benevento-Avellino) si tratta realmente di cinque piani, due destinati a parcheggio a pagamento ed altri tre per negozi, residenze e servizi, che la società casertana vuole gestire per 30 anni.
Mastella dopo aver attaccato anche la senatrice Sabrina Ricciardi del Movimento 5 Stelle, intervenuta per chiedere al nucleo di valutazione nazionale di rispondere alle segnalazioni del “Comitato Giù le mani dal Terminal”, comunica che “nel rispetto del confronto politico a cui non mi sottraggo e che anzi giudico essenziale per raggiungere risultati migliori, nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, ho accettato e condiviso la proposta, giunta da quella parte dell’opposizione più responsabile e dotata di esperienza di governo,volta a verificare la possibilità di operare una rimodulazione del Progetto in oggetto con delle lievi migliorie atte ad aumentarne le finalità pubbliche.”
Si riferisce alla proposta di Ordine del giorno concordata con i consiglieri del Partito Democratico, suoi attuali alleati, ma comunque mette le mani avanti e nel chiedere “la possibilità di verificare con il mio staff tecnico, la fattibilità di una rimodulazione del progetto” sottolinea “Sempre che, tale rimodulazione non comprometta le finalità generali del progetto in questione e del Programma e soprattutto siano garantiti i tempi di realizzazione.”
Insomma, Mastella e la sua maggioranza allargata ai consiglieri del Partito Democratico, vogliono comunque eliminare il Terminal Bus dell’ex collegio La Salle per far posto al palazzo, magari con piccoli modifiche, ma da realizzare sempre con milioni di euro di finanziamenti ministeriali destinati alla riqualificazione delle periferie e da dare in gestione alla Lumode di Gricignano d’Aversa.
Il Comitato “Giù le mani dal terminal bus” e l’associazione Altrabenevento presenteranno al nucleo di verifica nazionale un nuovo documento per contestare precisamente le tesi del sindaco, ma intanto sarebbe interessante sentire il parere di Gerardo Giorgione, ex assessore all’Urbanistica e attuale assessore all’Ambiente, il quale ha più volte criticato l’amministrazione in carica proprio per il programma periferie.
La presidente Sandra Sandrucci