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Esposto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri contro il progetto per la costruzione sul Terminal Bus

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E’ stato inviato questa mattina alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Nucleo di monitoraggio e verifica sull’esecuzione del Programma Straordinario Periferie e al Comune di Benevento, un documento del Comitato “Giù le mani dal Terminal Bus”, costituito a marzo scorso da numerosi cittadini ed associazioni di Benevento e del Sannio, per chiedere che sia stralciato dal Programma “La città di tutti la città per tutti” il progetto relativo alla costruzione di un edificio di cinque piani sull’area dell’ex Collegio La Salle.

Il documento è firmato da Altrabenevento, Civico 22, Comitato Quartiere Centro Storico, Comitato Rodotà, Comitato Sannita Acqua Bene Comune, Friday for future, Lap Asilo 31, Radici e Solot.
Hanno sottoscritto il documento anche i consiglieri comunali: Delia Delli Carri, Italo Di Dio, Marianna Farese, Anna Maria Mollica, Luca Paglia, Luigi Scarinzi, Vincenzo Sguera

In sintesi, dopo aver richiamato il dossier di Altraenevento di febbraio scorso, sulla incompatibilità urbanistica e sulla fattibilità economica che prevede un finanziamento pubblico di sette milioni di euro (il 40% dell’intero finanziamento concesso al Comune di Benevento per il programma di riqualificazione delle Periferie) il documento che si allega, segnala ulteriori criticità relative soprattutto alla non cantierabilità dell’opera.

Il documento è stato inviato per conoscenza anche alla senatrice Sabrina Ricciardi del Movimento 5 Stelle che già a marzo 2020 ha chiesto al Nucleo di monitoraggio della Presidenza del consiglio dei ministri di valutare i motivi di opposizione da parte di numerosi cittadini del Sannio al progetto di edificazione sull’area dell’attuale Terminal Bus di Benevento.

Ecco il testo integrale.

Benevento, 30 luglio 2020

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Sig.Presidente del Nucleo di monitoraggio e verifica sull’esecuzione del Programma Straordinario Periferie-  Dott. Roberto Chieppa

e p.c.    Comune di Benevento

Sen.  Sabrina Ricciardi

Programma Straordinario per la riqualificazione e per la sicurezza delle periferie – Programma della Città di Benevento “La città di tutti, la città per tutti” – Intervento 003-B.1 – Piazza Risorgimento-  area ex Collegio La Salle.

Nei mesi scorsi numerosi cittadini ed associazioni di Benevento e del Sannio hanno costituito il Comitato denominato “Giù le mani dal Terminal di Piazza Risorgimento”, per contrastare il progetto edificatorio del Comune di Benevento, in oggetto indicato, finanziato dal Governo con i fondi destinati alla Riqualificazione delle periferie.

Il Comitato ribadisce innanzitutto il contenuto del dossier presentato dall’Associazione “Altrabenevento” a Voi trasmesso  in data 24/02/2020, che qui si ricorda in sintesi

La Presidenza del Consiglio dei Ministri con il Bando Pubblicato il 25 maggio 2016 (DPCM del     25/05/2016) invitava le città metropolitane e i comuni capoluogo di provincia a presentare       progetti per la “riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie” precisando che “si   considerano  periferie le aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e   sociale,  degrado edilizio e carenza di servizi.      Gli interventi si devono attuare senza ulteriore   consumo di suolo”

Con la Determina n. 452 del 28/7/2016 il Comune di Benevento approvò il Bando per le “manifestazioni di interesse” per eventuali  progetti da  parte di privati senza però indicare le aree   sulle quali realizzare gli interventi di Project Financing.

Con la Delibera n. 121 del 29 agosto 2016 la Giunta Comunale approvò il progetto denominato “La  Città di tutti, la Città per tutti” composto da 17 interventi per il costo totale di €.26.582.202,25 con  la partecipazione finanziaria di € 8.582.202,25 da parte di privati che ha comportato una  “premialità” per la valutazione del progetto (ai sensi dell’art. 7 del bando del PdCM la  compartecipazione dei privati oltre il 25% del totale, avrebbe consentito di aggiungere da uno a    25 punti).

Il progetto presentato dal Comune di Benevento risultò ultimo con 25 punti su 100 per qualità del  progetto, tempestività, coerenza e partecipazione finanziaria dei privati.

Tra i 17 progetti che compongono il Programma degli interventi, quello che fa sicuramente più  discutere riguarda la “riqualificazione” di piazza Risorgimento e la costruzione di un palazzo di 5 piani sull’area dell’attuale Terminal Bus di via Pertini, presentato dalla società Lumode srl di   Gricignano di Aversa, ai sensi della lettera b, comma 3, dell’art. 4 del Bando ministeriale : “progetti  di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, per  finalità di interesse pubblico”. Prevede un costo di €.9.404.600,00 ( € 7.000.794 di finanziamenti  pubblici e 2.403.815,76 di compartecipazione Lumode).

Ma Piazza Risorgimento e l’area attualmente utilizzata come Terminal degli autobus extraurbani  non sono aree periferiche e neppure aree con edifici da riqualificare.

Il progetto, non firmato, richiama i piani urbanistici di Piccinato per piazza Risorgimento ma      prevede la realizzazione di un porticato che impedirebbe la corretta percezione degli edifici esistenti.  

Sull’area dell’ex Collegio la Salle, oggi Terminal Bus, che Piccinato prevedeva come inedificabile, la Lumode srl vorrebbe costruire un palazzo di 5 piani, due destinati a parcheggio e tre per   commercio, servizi e residenze.

La Lumode srl, compartecipa con soli 2 milioni di euro, oltre IVA, sul totale di circa 9 milioni e    mezzo, ma vuole gestire l’edificio per 30 anni al fine di ricavare, attraverso i fitti e i parcheggi, il capitale investito. Risultano, però, ridicoli soprattutto i prezzi di affitto per i locali commerciali (€ 5 a  metro quadrato) e la ridotta utilizzazione dei parcheggi (40% del totale).
Valutando i prezzi di mercato attuali e calcolando la utilizzazione dei posti auto per almeno l’80% e   le quote di superfici da cedere subito al Comune per “standard urbanistici”, la LUMODE dovrebbe      almeno triplicare la sua compartecipazione finanziaria.

Esistono inoltre, due problemi tecnici che non consentono la realizzazione di quell’edificio: la discarica di materiali da demolizioni e la sottostante galleria ferroviaria.  

I piani urbanistici e della mobilità del Comune di Benevento non hanno mai previsto lo spostamento   del terminal bus. Ogni mattina dalle ore 7,30 alle 8,00 arrivano 70 pullman extraurbani con 3.500  pendolari. Di essi, almeno 2.500 vanno nella parte alta della città. Il trasferimento dal Terminal da realizzare vicino alla Stazione ferroviaria (Piazza Colonna) comporta la necessità del trasporto in          mezz’ora di 2.500 persone con  25 autobus urbani con costi a carico del Comune di Benevento.

Tra gli interventi previsti dal Programma Periferie di Benevento ve ne sono due della società Geses  srl, una piccola società con socio unico, capitale sociale di 40.000 euro pignorato, che però si è             impegnata a realizzare con fondi propri, senza finanziamenti pubblici, una piscina coperta e un Ostello della gioventù per un totale di circa 6 milioni di euro.

Senza quei “finanziamenti privati” il programma di interventi del Comune di Benevento non   avrebbe avuto neppure il punteggio minimo per essere ammesso a finanziamento.

Con la presente nota si ritiene opportuno segnalare all’attenzione del Nucleo di Monitoraggio e Verifica ulteriori criticità, riscontrate successivamente al mese di febbraio 2020.

Nel Progetto di Fattibilità di cui all’intervento 003-B.1, presentato dalla società Lumode s.r.l. ad agosto 2016, a pag. 3 nella parte dedicata all’area sulla quale la società casertana vorrebbe realizzare l’edificio di cinque piani, si legge:

“L’area in questione, in origine campo di calcio dell’adiacente Collegio La Salle, si presenta come un vuoto urbano adibito a provvisorio stazionamento degli autobus extraurbani: il campo è stato asfaltato e nea parte terminale si è provveduto a localizzare un prefabbricato destinato a bar con un singolo servizio igienico. Non è provvisto di alcun servizio dedicato ala viaggiatore o al turista, né di una saa di aspetto, alcun arredo urbano o totem informativo, non sono presenti panchine o cestini, l’illuminazione pubblica anch’essa è provvisoria. Ovunque regna lo squallore”.

 A pag 4 della stessa  relazione si legge:

La precedente Amministrazione Comunale ha destinato un ingente finanziamento dei fondi europei per la costruzione di un Terminal bus, dotato di tutti i servizi, localizzato nell’area antistante lo Stadio Comunale al Rione Libertà. Ne consegue l’inutilità di occupare ancora l’area in oggetto con un terminal caratterizzato da standard qualitativi bassi”

 In tale Progetto, però, stranamente non viene indicata la presenza sull’area dell’attuale Terminal Bus di una struttura adibita ed utilizzata come sala di aspetto ed assistenza ai turisti con relativi servizi igienici.

L’area, si ribadisce, non è periferica e neppure si può catalogare tra quelle “degradate” per il semplice fatto che l’amministrazione comunale non fa la ordinaria manutenzione.

Sicuramente quel Terminal deve essere riorganizzato ma di certo l’area non può essere occupata da un palazzo di cinque piani.

Si precisa che vicino allo stadio non è stato realizzato un Terminal degli autobus extra urbani ma solo un’area attrezzata “di fermata” per il trasposto dei pendolari del polo scolastico di via Santa Colomba.

 Il progetto della società Lumode srl è stato redatto nel 2016 dall’arch. Antonio Iadicicco, come dallo stesso riconosciuto ufficialmente.  

L’arch. Iadicicco da dicembre 2018 è dirigente del settore Urbanistica del Comune di Benevento e Responsabile Unico del Programma “La città di tutti, la città per tutti”.

Nella predetta qualità, Iadicicco ha presentato in data 13 gennaio 2020 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la Relazione di Monitoraggio con la quale, per l’intervento ‘Piazza Risorgimento – area ex collegio La Salle’, annuncia che “Lo SdF, approvato dall’amministrazione, risulta coerente con la previsione di realizzare il nuovo terminal bus extraurbani in un’area adiacente la stazione ferroviaria così da consentire lo scambio intermodale ferro-gomma per il trasporto delle persone.

Per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dell’intervento in parola è stato attivato il ‘Prestito riqualificazione periferie urbane’, all’uopo istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti, per il quale in data 28/12/2018 (28/12/2019 N.d.R) è stato stipulato il contratto di Mutuo pos. 6061142 per l’importo di €. 7.000.784,24.

Allo stato attuale si è in attesa della ripresa delle attività da parte dei RUP per la pubblicazione bando di gara che prevede la progettazione, l’esecuzione dell’intervento e la gestione attraverso la procedura di Appalto in concessione ex art 183 c.15 D. Lvo 50/2016 – Project Financing.”

A marzo 2020 il dirigente Antonio Iadicicco ha comunicato alla Segretaria Generale del Comune di Benevento di aver già rinunciato all’incarico di progettista dell’intervento edificatorio  proposto dalla società Lumode srl e ha chiesto di essere sostituito come Responsabile del Programma Periferie solo per la parte relativa al progetto 003-B.1 – Piazza Risorgimento-  area ex Collegio La Salle.

 La gara di appalto,  però, non è stata finora bandita per problemi relativi alle iscrizioni della spesa in bilancio ma anche perché l’opera non è cantierabile.

Infatti, il 17 ottobre 2019 il Comune di Benevento ha affidato ad un privato per sei anni il servizio bar ubicato nella struttura esistente di cui si prevedeva l’abbattimento per far posto all’edificio Lumode. Inoltre, come si evince dal cronoprogramma allegato alla relazione a Voi presentata dal RUP Arch. Iadicicco, il suddetto intervento, che comporta lo spostamento dell’attuale terminal, è affetto da illogicità procedimentale risultando temporalmente antecedente rispetto a quello denominato “Intervento 009 – (E.1) Mobilità sostenibile; Terminal bus extraurbani – Stazione centrale con parcheggio autovetture di lunga sosta”.

Da un tale paradosso temporale conseguirebbe che la città di Benevento sarebbe privata del Terminal Bus perché quell’area sta per essere destinata all’edificazione di un nuovo edifico senza che sia stata neppure conseguito il possesso delle aree per il nuovo Terminal, tuttora di proprietà della Regione Campania. Neppure l’Ente si è dotato di progettazione esecutiva.

Si richiede pertanto che il Nucleo di Valutazione della Presidenza del Consiglio prenda atto di questa aberrazione tecnico-amministrativa e ponga fine a questa assurdità urbanistica che lascerebbe Benevento e provincia priva di una struttura strategica indispensabile chissà per quanti anni.

Nel Programma del Comune di Benevento “La città di tutti, la città per tutti” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con 18 milioni di euro, sono compresi anche gli interventi a carico della Geses srl, che prevedono la costruzione di un centro polifunzionale e di una piscina aperta/scoperta in un’area di proprietà comunale sita a via Santa Colomba e la realizzazione di un Ostello nell’edificio nell’immobile ex Orsoline.

Si tratta di interventi a totale carico del privato, fondamentali per l’acquisizione del punteggio minimo necessario per il finanziamento ministeriale.

Però la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione della Piscina non è stata bandita anche perché nel Programma presentato al Ministero è indicata la spesa di € 4.644.901,07 ma non è stata calcolata l’incidenza dell’IVA.

E’ evidente che il Comune nel bandire la gara, si troverebbe adesso a dover indicare una spesa maggiore di quella prevista dal Programma approvato dal Ministero.

Infine, si segnala che nella richiamata Relazione di Monitoraggio del Programma presentata dall’arch. Antonio Iadicicco a gennaio 2020, a proposito del Progetto “Ostello della gioventù”, si legge: “Attualmente sono in corso trattative per la cessione dell’immobile all’Università del Sannio per allocare attività comunque coerenti al progetto del programma”.

Invece, con la Delibera n. 39 del 11 dicembre 2018 il Consiglio Comunale ha preso atto che il project financing “Ostello della Gioventù” è stato stralciato dal Programma la “La città di tutti, la città per tutti” e di conseguenza ha concesso l’immobile ex Orsoline alla Università del Sannio. L’ateneo sannita, a seguito di lavori effettuati a proprie spese, utilizza l’edificio per attività didattiche da ottobre 2019.elazione di Monitoraggio del Programma presentata dall’arch. Antonio Iadicicco a gennaio 2020, a proposito del Progetto “Ostello della gioventù”, si legge: “Attualmente sono in corso trattative per la cessione dell’immobile all’Università del Sannio per allocare attività comunque coerenti al progetto del programma”.

In attesa di un cortese riscontro alla presente, si porgono distinti saluti

Firmato:

Altrabenevento, Sandra Sandrucci

Civico 22, Angelo Moretti

Comitato Quartiere Centro Storico, Luigi Marino

Comitato Rodotà, Luigi De Giacomo

Comitato Sannita Acqua Bene Comune, Giannicola Seneca

Friday for future, Roberta Zoppoli

Lap Asilo 31, Alessandro Tucci

Radici, Valentino Soreca

Solot, Michelangelo Fetto  

 e i consiglieri comunali:  Delia Delli Carri,  Italo Di Dio,  Marianna Farese,  Anna Maria Mollica,  Luca Paglia, Luigi Scarinzi,  Vincenzo Sguera

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