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I consiglieri comunali di Benevento litigano per niente mentre l’Amministrazione prepara un affare da 83 milioni di euro con una ditta napoletana

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Finita la emergenza da covid19, i consiglieri comunali di maggioranza e quelli del PD tornano ad accapigliarsi per la partecipazione alla maggioranza mentre l’amministrazione incarica un privato di abbattere e ricostruire 5 scuole e 340 alloggi.

Comunicato stampa del 4 giugno 2020

Non è ancora del tutto terminata la emergenza da coronavirus ma subito sono riprese le scaramucce tra i consiglieri mastelliani per la costituzione delle commissioni consiliari, gli incarichi, la gestione dei partiti e l’appartenenza alla maggioranza. Insomma, siamo tornati al desolante quadro degli “arraffa arraffa” e dei “succhiaruote” cioè alla condizione del Consiglio Comunale di febbraio scorso descritta dal sindaco per far finta di dimettersi.

Adesso la situazione si è addirittura aggravata perché i consiglieri del Partito Democratico, che dovrebbero fare opposizione, sono col fiato sospeso in attesa che sia ufficializzato l’accordo elettorale tra Mastella e De Luca.

Quindi l’attività amministrativa è ferma, o meglio, così si vuol far credere.

In realtà, mentre i consiglieri comunali si accapigliano per niente, procedono le grandi manovre per spendere i 18 milioni di euro del Piano Periferie (7 destinati ad una società casertana per un palazzo sul terminal Bus), una società irpino-venezuelana abbatte il palazzo ex Inps per far posto al un ipermercato di una catena casertana che distruggerà il commercio del rione Mellusi; si distribuiscono incarichi per il progetto PICS.

E nella disattenzione generale spunta anche un altro grande affare da 83 milioni di euro.

Infatti, l’amministrazione Mastella sta trattando con la società S.T.A.T. di Napoli l’abbattimento e la ricostruzione delle scuole Bosco Lucarelli, Silvio Pellico, Ferrovia, Federico Torre e Nicola Sala per il costo di circa 32 milioni di euro.

La stessa società che da poco ha fatto un accordo con un Consorzio di ditte beneventane, deve abbattere e ricostruire circa 340 alloggi di edilizia popolare del Comune di Benevento per il costo di altri 51 milioni di euro.

I finanziamenti sono in gran parte della Regione Campania e poi del Comune di Benevento e di vari Ministeri, grazie al credito d’imposta.

Insomma, una grande operazione sconosciuta a gran parte dei consiglieri comunali (tranne qualcuno bene informato) che necessita dei dovuti chiarimenti da parte del sindaco e degli assessori ai Lavori Pubblici, al Patrimonio e alla Pubblica Istruzione.

I cittadini, cioè i proprietari del patrimonio immobiliare, hanno il diritto di sapere !!

Sandra Sandrucci- presidente di Altrabenevento

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