La ASL gestisce in modo confuso la quarantena dei soggetti a rischio di contagio.
Stampa questo articoloLettera aperta al Direttore Generale della ASL di Benevento
Come vengono assistiti i soggetti in quarantena vigilata? Perché ad alcuni familiari conviventi di persone positive al covid19 è stato fatto il controllo con il tampone ed ad altri no? Come fa la ASL ad evitare ulteriori focolai di contagio?
“Diverse ASL ed amministrazioni pubbliche della Campania mentre chiedono alla popolazione di rimanere in casa, fanno assistenza e controlli sempre più ampi con tamponi e test brevi su soggetti a rischio di contagio (sanitari, pazienti di strutture sanitarie contaminate, parenti e colleghi di soggetti positivi, ecc). Si tratta di misure di contenimento che stanno funzionando nelle località dove vengono adottate e comunicate senza reticenze alla popolazione.
Ad esempio, la ASL di Caserta comunica ogni giorno non solo i dati sui casi positivi, i ricoverati, i guariti e i deceduti, ma anche il numero dei soggetti in quarantena vigilata e quelli in auto isolamento che comunque vengono aiutati a superare le difficoltà che la loro particolare condizione impone. Forse anche per questo motivo la provincia di Caserta è la meno contagiata, in proporzione agli abitanti, della Campania.
Abbiamo potuto verificare, invece, che a Benevento molto spesso le persone in quarantena sono poco assistite e in diversi casi non sono state sottoposte al test con tampone faringeo. A volte la ASL decide la quarantena anche per persone a contatto con soggetti a rischio o “sospetti covid”, in altri casi si limita a disporre l’isolamento vigilato solo per i conviventi di soggetti positivi e in qualche caso neppure per persone che abitano la stessa casa del contagiato.
Addirittura, alcuni familiari stretti di persone positive al coronavirus hanno completato il periodo di quarantena senza essere sottoposte al tampone, pure richiesto dall’interessato, che avrebbe dovuto escludere il pericolo di ulteriore contagio verso altre persone.
Chiediamo quindi che la direzione generale comunichi ufficialmente con quali criteri decide la quarantena vigilata, perché non effettua i tamponi per tutti i casi in isolamento, perché ritiene che alcuni possano riprendere le normali attività in quanto asintomatici, perché solo in alcuni casi ha fatto controlli con test rapidi a tappeto.
Ci rediamo conto che tali chiarimenti avrebbe dovuto richiederli il sindaco Mastella, che invece rimane stranamente taciturno in proposito, ma riteniamo che la ASL, servizio pubblico, debba spiegazioni a tutti i cittadini, soprattutto a quelli che con grandi sacrifici rimangono dentro casa ma pretendono di sapere cosa fanno le autorità sanitarie locali per evitare altri focolai di contagio dopo quelli dell’Ospedale San Pio e soprattutto di Villa Margherita”.
Per Altrabenevento, Sandra Sandrucci