Ennesimo provvedimento disciplinare per Gabriele Corona che lascia la presidenza di Altrabenevento, ma l’associazione continuerà a denunciare il malaffare
Stampa questo articoloAltrabenevento manterrà gli impegni per contrastare la realizzazione del palazzo casertano sul Terminal Bus e per controllare l’utilizzo dei Cento Milioni di euro che “destabilizzano” il Comune di Benevento.
Comunicato stampa del 27 febbraio 2020
E’ stata notificata ieri, poche ore prima della costituzione del comitato contro la costruzione del palazzo casertano sul Terminal Bus, l’ennesima pretestuosa contestazione disciplinare a Gabriele Corona, dipendente del Comune di Benevento, per il contenuto di quattro comunicati scritti dall’associazione Altrabenevento. Sono relativi soprattutto all’utilizzo dei fondi ministeriali concessi per la riqualificazione delle periferie e che l’amministrazione Mastella vuole utilizzare anche per consentire ad una società casertana di realizzare un edificio di cinque piani sull’area dell’ex collegio La Salle, vicino alle mura longobarde.
Tre articoli sono stati segnalati da Fioravante Bosco, comandante della Polizia Municipale e Gennaro Santamaria, dirigente del Settore Affari Generali che però non evidenziano quali sarebbero le frasi con le quali il dipendente Corona avrebbe espresso critiche travalicando i limiti della continenza.
I due funzionari, nominati dal sindaco Mastella con atti contestati proprio da Gabriele Corona, si limitano a riferire che “il dipendente reitera sistematicamente manifestazioni ingiuriose nei confronti dell’Ente e del Sindaco Clemente Mario Mastella che superano certamente l’espressione della libertà di pensiero, pur prevista dall’art. 1 della legge n. 300/1970 (Statuto dei lavoratori), in quanto mirano a destabilizzare l’organizzazione amministrativa, politica e burocratica”.
A Corona, quindi, non si contestano fatti, frasi o espressioni specifiche, ma si processa l’intenzione di voler “destabilizzare” l’amministrazione Mastella.
Precisano, i due nominati, che Gabriele Corona è da considerare responsabile, come dipendente comunale, anche del contenuto dei comunicati che lui non ha firmato ma che sono da attribuire ad Altrabenevento di cui egli è presidente.
Siamo all’aberrazione del diritto, tanto più grave perché uno degli autori è stato dirigente sindacale.
E’ chiaro l’obiettivo ritorsivo nei confronti di Altrabenevento che l’amministrazione Mastella non tenta più di querelare per diffamazione sapendo che i fatti segnalati sono sempre veri e non superano affatto i limiti della correttezza.
Pur di far tacere l’associazione si tenta, però, di colpire il suo presidente, come dipendente dell’Ente, con ripetuti trasferimenti punitivi e provvedimenti disciplinari che puntano chiaramente a creargli pregiudizi per la carriera.
Questo succede nella città del sindaco che si dimette per i “consiglieri arraffa arraffa” e poi ritorna per trattare su tutti i tavoli e con i “consiglieri zucariuota”, dove due assessori si dimettono per oscure ragioni, altri sono trasferiti o sostituiti senza motivazioni e senza competenze, mentre le forze politiche e sindacali stanno a guardare .
Gabriele Corona è costretto a lasciare la presidenza di Altrabenevento ma l’associazione continuerà a denunciare il malaffare, manterrà gli impegni per la costituzione dell’Osservatorio sulla criminalità e la corruzione, parteciperà alle attività del Comitato “Giù le mani dal Terminal Bus” e tenterà ancora di lavorare insieme ai consiglieri di opposizione, alle associazioni e ai comitati civici per la qualità dell’acqua e per controllare l’utilizzazione dei Cento Milioni di euro che tanto “destabilizzano” il Comune di Benevento.
Per Altrabenevento, Sandra Sandrucci