Mastella ritira le dimissioni e continua a giocare su più tavoli. Necessario l’Osservatorio sui “Cento milioni”
Stampa questo articoloMastella ritira le irrevocabili dimissioni. Non ha la maggioranza in consiglio comunale ma può trattare su più tavoli. Necessario l’Osservatorio sulla destinazione dei cento milioni di euro di finanziamenti pubblici.
Comunicato stampa del 22 febbraio 2020
Come avevamo preannunciato qualche giorno fa, il sindaco Mastella ha ritirato le dimissioni che il 2 febbraio aveva presentato come “irrevocabili” perché sosteneva di essere stanco della sua incerta maggioranza con diversi consiglieri che chiedevano troppo.
Dopo 20 giorni la situazione si è aggravata: sono aumentati i consiglieri che subordinano il loro appoggio a incomprensibili e contorti ragionamenti ma il sindaco ha ritirato le dimissioni perché adesso ha più tavoli su cui trattare, in varie sedi.
Continua, infatti, il confronto a tutto campo per le regionali. Se Mastella decidesse di rompere con il centro desta per appoggiare De Luca, guadagnerebbe l’appoggio di buona parte dei consiglieri comunali del PD. Per rafforzare l’eventuale passaggio al centro sinistra, è andato a Roma per trattare il possibile appoggio della moglie, eletta al senato grazie a Forza Italia, al governo Conte.
Pare che queste sue pirouettes, carattestistiche della peggiore politica, abbiano stancato la Lega e Fratelli d’Italia, alleati di centro destra, ma Mastella ha incassato ancora una volta l’appoggio di Forza Italia di Benevento che, senza provare alcun imbarazzo per le trattative su tutti i tavoli del suo leader locale, gli ha chiesto di ritirare le dimissioni perché il Comune deve gestire in questo ultimo anno, cento milioni di euro. Secondo l’assessore Antonio Reale, si tratta di soldi pubblici che il sindaco ha procurato con la sua “autorevolezza”.
Per i dirigenti locali del partito di Berlusconi, non è importante la coerenza politica; non fa niente se la senatrice eletta grazie alla candidatura in quattro collegi con il sacrificio di altri candidati ipotizza di lasciare il gruppo per sostenere il governo rosso-verde; non deve sconvolgere il mercato dei consensi in consiglio comunale perché conta solamente avere cento milioni di euro di finanziamenti pubblici da gestire.
E allora, adesso che è svanita la possibilità di votare e quindi torneranno nell’ombra i consiglieri comunali del PD e i dirigenti della sinistra sinistrata, noi organizziamo l’osservatorio con le associazioni, i consiglieri di opposizione e i cittadini, su “Le Mani sui cento milioni di euro”, per capire come ha fatto il sindaco a procurarli grazie alla sua “autorevolezza” e per controllare la loro destinazione.
Intanto annunciamo che mercoledì 26 febbraio, alle ore 17 presso il salone del Consorzio Sale della terra” in via San Pasquale, si terrà l’assemblea per la costituzione del comitato popolare contro il palazzo di cinque piani sull’area del Terminal Bus, a pochi metri dal patrimonio longobardo tutelato dall’UNESCO, che una società casertana vuole costruire con il contributo di sette milioni di euro consessi dal governo alla città di Benevento per riqualificare le periferie.
Per Altrabenevento, Sandra Sandrucci