Il PD non è l’alternativa al mastellismo e quindi non meravigliano le ipotesi di inciucio al Comune di Benevento.
Stampa questo articoloComunicato stampa del 15 febbraio 2020
Mastella non ha ancora deciso se confermare le dimissioni e quindi ricandidarsi a giugno con il centrodestra, oppure ritirarle per rimanere in carica ancora un anno con l’appoggio dei consiglieri del Partito Democratico (tranne Italo Di Dio, l’unico eletto in quelle liste che ha fatto opposizione con coerenza e che ha abbandonato il partito).
I vertici del PD assicurano contrarietà al centrodestra e minacciano di convocare i partiti di centrosinistra e i movimenti civici per preparare l’alternativa a Mastella. Intanto, Cosimo Lepore, uno dei consiglieri “democratici”, sospettato di inciucio con il sindaco, non smentisce limitandosi a ricordare che attendono la discussione in consiglio comunale per “conoscere le motivazioni che hanno portato Mastella a dimettersi”.
E’ una risposta ridicola perché il sindaco ha tempo fino al 22 febbraio per decidere e con ci sono i tempi per una discussione consiliare. E’ evidente che Mastella si è dimesso facendo finta di non avere la maggioranza (ma nessuno dei suoi consiglieri dissidenti lo ha sfiduciato veramente) per avere le mai libere e trattare contemporaneamente, come ha sempre fatto nella sua carriera, con il centro sinistra e con il centro destra.
Intanto la città rimane con il fiato sospeso costretta ad aspettare che il signorotto decida cosa è meglio per se e la sua famiglia.
L’ultima ipotesi prevede un accordo del sindaco con il presidente della regione, De Luca, che vorrebbe ricandidarsi con l’appoggio del PD, e di conseguenza almeno tre consiglieri “democratici” dovrebbero aiutare Mastella ad “amministrare” la città per un anno soprattutto grazie ai finanziamenti che la Regione dovrebbe assegnare.
Non è una ipotesi scandalosa o assurda perché il Partito Democratico a Benevento non ha fatto opposizione a Mastella (nonostante la buona volontà del segretario cittadino, De Lorenzo). Anzi, Del Basso De Caro e il PD hanno difeso il Piano Periferie e il progetto di cementificazione del Terminal Bus; non hanno speso una parola contro la costruzione dell’ipermercato al posto dell’ex INPS; non hanno criticato per niente o denunciato la gestione del personale e gli incarichi al Comune di Benevento; hanno difeso la GESESA e il servizio idrico con l’acqua contaminata da tetracloroetilene; non hanno contrastato la gestione dei tributi affidata alle società di riscossione ed hanno sostenuto il progetto PICS per l’approvazione in Regione nonostante errori e pericolose contraddizioni.
Bisogna andare al voto quanto prima, ma l’alternativa a Mastella va costruita senza quelli che hanno fatto finta di fare opposizione e che vorrebbero amministrare con i contenuti e i metodi tipici del mastellismo.
Il coordinamento di Altrabenevento.