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Tetracloroetilene al limite di contaminazione dei pozzi di Benevento, gli esami dell’ARPAC

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Tetracloroetilene nell’acqua , Altrabenevento pubblica gli esami dell’ARPAC del 2 gennaio che al Comune di Benevento non si trovano. La GESESA si vanta anche attraverso una tesi di laurea, di curare il controllo qualità ma tace sull’aumento del pericoloso inquinante.

Comunicato stampa del 4 febbraio 2019

Dopo il comunicato di Altrabenevento del 28 gennaio relativo ai risultati degli esami dell’ARPAC sull’aumento di tetracloroetilene nei pozzi di Campo Mazzoni e Pezzapiana, il sindaco Mastella si è limitato a dichiarare di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale di allarme sulla qualità dell’acqua servita agli abitanti dei rioni Ferrovia, Libertà e Centro Storico. Il primo cittadino, però, non commenta né rende pubblici i risultati degli esami effettuati dalla Agenzia di Protezione Ambientali che non sono stati forniti neppure ai consiglieri comunali Marianna Farese (M5S) e Italo Di Dio (PD) nonostante le loro ripetute richieste.

La GESESA non ha pubblicato la relazione ricevuta dall’ARPAC e neppure ha commentato i dati preoccupanti sulla presenza del pericoloso inquinante, continuando a fare propaganda tra i bambini delle scuole e vantarsi del suo sistema di controllo sulla qualità dell’acqua oggetto di una tesi di laurea premiata della Fondazione Italia USA.

Non si può tollerare questo comportamento perché i cittadini hanno il diritto di sapere com’è l’acqua che arriva nelle loro abitazioni, nei bar- ristoranti, negli ospedali, nei locali commerciali e per questo motivo abbiamo deciso di inviare alla stampa e di pubblicare  la copia integrale della relazione dell’ARPAC (CLICCA QUI PER SCARICARE ) inviata il 16 gennaio ufficialmente alla GESESA, alla Regione Campania, alla Provincia, alla ASL e al Comune di Benevento.

Si legge chiaramente che nei campioni di acqua prelevati il 2 gennaio nel pozzo di Pezzapiana sono stati trovati 1,2 microgrammi di tetracloroetilene mentre in quelli di Campo Mazzoni dello stesso giorno il pericoloso inquinante era arrivato a 1,4 microgrammi/litro, SUPERIORI in ambedue i casi alla CONCENTRAZIONE SOGLIA di CONTAMINAZIONE nelle ACQUE PROFONDE di 1,1 microgrammi/litro. L’ARPAC, però, aggiunge: “In relazione al parametro Tetracloroetilene, si precisa che esso risulta SUPERIORE al limite imposto dalla Tabella 2, allegato 5 alla Parte IV del D.Lgs 152/06, ma, considerando l’incertezza di misura stimata […] il valoremisurato può essere ricondotto al limite imposto con un livello di confidenza del 95%”.

Insomma, secondo l’ARPAC il valore di tetracloroetilene è SICURAMENTE al limite della Soglia di Contaminazione ed ha inviato i dati “all’attenzione delle Autorità Ambientali preposte (art. 244 del D.Lgs 152/06 Regione Campania, Provincia di Benevento, Comune di Benevento e p.c. ASL e GESESA per le opportune valutazioni di competenza”.

Quali sono le valutazioni degli Enti che hanno ricevuto della relazione? E’ chiaro che il sindaco non può continuare a minimizzare e neppure può aspettare che qualcuno gli comunichi che il valore di tetracloroetilene abbia superato la soglia di allarme per la potabilità perché allora sarà troppo tardi per tutelare la salute pubblica. Le autorità preposte, la Giunta Comunale e i consiglieri, anche quelli di maggioranza, devono intervenire subito per informare correttamente i cittadini, accertare da dove proviene il tetracloroetilene che è presente in tutta la falda della piana di Benevento e definire il piano di emergenza per fornire acqua buona a tutti gli abitanti di Benevento.

Per Altrabenevento- Sandra Sandrucci

 

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