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Mensa scolastica, la Coop. Quadrelle 2001, contestata e pignorata, non può gestire il servizio per altri cinque anni.

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L’amministrazione Mastella insiste a trattare con la Coop. Quadrelle 2001 che non ha i requisiti per gestire il servizio.

Comunicato stampa del 1° gennaio 2018

Il sindaco Mastella da settembre continua ad annunciare l’imminente avvio del servizio di mensa scolastica che invece non comincia mai per diversi e clamorosi errori che consentono alla coop. Quadrelle 2001 di pretendere ancora di gestire la refezione per i bambini di questa città nonostante i risultati molto negativi dei due anni scolastici trascorsi.

La ditta di Quindici in provincia di Avellino, in affari con la società Ristorò della famiglia Barretta-Porcelli, ha ricevuto da diversi comuni contestazioni e rescissioni dei contratti di appalto per gravi violazioni , com’è accaduto anche a Benevento a maggio 2016 e marzo 2017, ma l’amministrazione Mastella l’ha riesumata e riabilitata grazie ad una oscura strategia politico- giudiziaria.

Infatti, dopo la contorta decisione del Consiglio di Stato che senza l’adeguata opposizione del Comune ha considerato esistente una SCIA sanitaria sospesa dalla ASL, l’amministrazione Mastella vuole affidare il servizio alla cooperativa avellinese per cinque anni per un compenso di cinque milioni di euro senza che la stessa abbia dimostrato di possedere i necessari requisiti organizzativi e finanziari.

Lo scorso 13 dicembre il Settore Servizi al Cittadino ha chiesto formalmente alla Quadrelle 2001 di presentare, improrogabilmente entro il 22 dicembre, i documenti relativi al centro di cottura (sempre quello della Ristorò nella zona industriale di Ponte Valentino), una adeguata cauzione e soprattutto “attestazione rilasciata da almeno due istituti primari di credito dalla quale risulti la capacità finanziaria e di solvibilità, nonché la correttezza ed affidabilità dell’impresa”.

Entro la data fissata i documenti non sono stati consegnati al Comune che però ha intimato alla ditta di farlo, improrogabilmente (anche questa volta) entro il 28 dicembre. Neppure quest’ultima scadenza è stata rispettata ma l’amministrazione comunale, invece di prendere atto dell’ennesima inadempienza della Quadrelle 2001, ha concesso un ulteriore termine, sempre improrogabile, per il 3 gennaio 2018 perché il servizio, annuncia il Comune, dovrebbe cominciare l’8 gennaio “onde evitare il protrarsi del disagio agli utenti” (così testualmente si legge nella PEC prot. 112875 del 28 dicembre).

Siamo curiosi di sapere come farà il Comune di Benevento, dopo aver concesso inutilmente due rinvii di termini improrogabilissimi, a ritenere ancora la Quadrelle 2001 come una società corretta, affidabile e con capacità finanziaria e di solvibilità, considerato che la cooperativa avellinese non ha pagato gli stipendi del 2016 ai dipendenti della mensa a Benevento i quali sono stati costretti a pignorare, insieme ad alcuni fornitori, le somme spettanti sui conti in banca e tra i trasferimenti dei comuni di Benevento, Acerra, Torre Annunziata, Orta di Atella per un totale di circa 100.000 euro. Altre 15 azioni giudiziarie sono state avviate proprio in questi giorni per altri 30.000 euro per mancati pagamenti di stipendi dell’anno 2017. Inoltre, non risulta versata da Quadrelle 2001 la gran parte dei contributi INPS per l’anno 2016. Le proteste dei dipendenti non pagati da Quadrelle 2001 e la rescissione/rinuncia dei contratti ha riguardato recentemente anche i Comuni di Capodrise, Lagonegro, Latronico e Lauria.

I legali della ditta hanno dichiarato testualmente in Tribunale che il pignoramento di somme presso la sua banca, “determina la completa paralisi dell’attività sociale e commerciale della Quadrelle 2001 visto che essa è di fatto impossibilitata ad acquistare le merci dai fornitori, a pagare gli stipendi agli oltre 200 lavoratori e ad affrontare regolarmente le spese quotidiane e/o correnti collegate alla propria attività commerciale (benzina negli automezzi, pagamento pedaggi autostradali, pagamento rate finanziamenti, etc.)”

Cosa s’inventerà ancora l’amministrazione Mastella per consentire alla cooperativa avellinese, diretta dal presunto avvocato Salvatore Balestrieri, di gestire il servizio di refezione scolastica per i bambini di questa città per altri cinque anni?

Il Coordinamento

 

 

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