Assunzioni misteriose alla GE.SE.SA., la casta vuole coprire lo scandalo.
Stampa questo articoloAltrabenevento pretende la verità nonostante l’ennesima minaccia di querela.
Comunicato stampa del 16 dicembre 2017
Da diversi mesi si discute delle misteriose assunzioni effettuate dalla GESESA senza alcuna forma di pubblicità necessaria per consentire ai tanti disoccupati beneventani di proporre domanda, presentare curriculum o partecipare a selezioni.
Prima Altrabenevento e poi i giovani di L@P Asilo 31 hanno più volte chiesto ai vertici della società dei servizi idrici di spiegare come sono stati scelti i fortunati assunti, ma il presidente della GESESA, Gino Abbate, ha sempre risposto in malo molo, ritenendo di non essere tenuto a spiegare alcunché.
Ha risposto più o meno allo stesso modo il mese scorso anche alla Commissione Consiliare Finanze ma poi ha accettato di riferire ai consiglieri. L’ha fatto ieri limitandosi però, da buon acquaiulo, a sostenere che le assunzioni effettuate sarebbero regolari ed annunciare la solita scontata querela ad Altrabenevento che lo avrebbe diffamato.
Dice Abbate che non ci sono state assunzioni clientelari perché i giovani reclutati li ha scelti una agenzia interinale e solo per caso sono capitati un candidato nella lista Movimento 5 stelle, una della lista Mastella, la figlia di un ex dirigente dell’Alto Calore, la figlia di un famoso parrucchiere del partito-famiglia. Aggiunge che c’è anche la figlia di un noto editore di una emittente televisiva contro il quale si sarebbe scagliata la opposizione perché quella testata ha affiancato l’attuale sindaco in campagna elettorale. (non si rende conto, Abbate, che usando la sua stessa logica, si potrebbe sostenere che l’assunzione è stata fatta proprio per la scelta di campo elettorale di quella emittente). Conclude l’ex assessore della giunta Pepe, adesso nominato presidente da Mastella, ricordando che le procedure utilizzate per le ultime contestate assunzioni sono quelle degli anni scorsi e presenta un elenco nel quale compaiono anche i nomi dei figli di autisti o funzionari del PD. Risultano efficaci, sicuramente, le argomentazioni di Abbate al punto che Francesco De Pierro, capogruppo del PD, si precipita a certificare che le assunzioni in GESESA sono tutte regolari; la commissione decide di tenere segreto l’elenco delle assunzioni e la consigliera grillina si accontenta di strappare al presidente la promessa che la prossima volta sarà data pubblicità ai criteri di assunzione.
E questo è tutto! La casta dei politici, all’unanimità, grillini compresi, dopo aver fatto finta di litigare con Abbate, lo ha assolto.
Per Altrabenevento, invece, la questione non è affatto risolta perchè le rassicurazioni di Abbate sono inaccettabili. Risponderemo in tribunale alle sue accuse ma insistiamo nel sostenere che le assunzioni oggetto di polemica non sono state effettuate attraverso agenzie interinali e che c’era una lista derivante da una selezione ad evidenza pubblica fatta alcuni anni fa che è stata “dimenticata”. Abbate riconosce che per le assunzioni effettuate da quando egli è presidente, non sono state rispettate le regole per la trasparenza e la pubblicità, ma non si decide a spiegare come sono stati scelti i fortunati occupati. Sicuramente sono validi lavoratori ed hanno i requisiti previsti per legge, ma anche altri disoccupati possono vantare le stesse qualità. Per questo vanno fatto i concorsi e le selezioni con criteri certi e trasparenti (come ricordavano fino a pochi anni fa anche i rappresentanti del Movimento di Beppe Grillo).
Continueremo a pretendere trasparenza, sopratutto da parte della società che gestisce l’acqua, bene pubblico per eccellenza, alla quale da domani dedicheremo uno spazio apposito del nostro sito www.altrabenevento.org anche per sopperire alle distrazioni di quei giornalisti locali troppo legati ai potenti di turno o che non hanno il coraggio di fare il loro mestiere.
Il presidente- Gabriele Corona