Moschella annuncia ridicole querele contro Altrabenevento.
Stampa questo articoloComunicato stampa del 11 ottobre 2015
Moschella annuncia ridicole querele. Il sindaco Fausto Pepe ci deve spiegare perché il Comune, dopo aver risparmiato un milione di euro per il servizio mensa, non trova i soldi per ristrutturare il centro di cottura comunale.
Il comandante-dirigente del Comune di Benevento, Giuseppe Moschella, ha intenzione di denunciarmi per diffamazione e anche per “turbativa d’asta”, perché, a suo dire, avrei tentato di fare in modo che il servizio di mensa scolastica fosse assegnato alla ditta Quadrelle-Ristorò.
Moschella, evidentemente è in preda a un delirio!
Fino a pochi mesi fa sono stato accusato dalla famiglia Barretta-Porcelli, e non solo, di aver portato avanti una “campagna mediatica diffamatoria” proprio a danno di questa ditta per favorirne altre.
Il comandante, che da dicembre 2014 a marzo 2015 ha assicurato che non emergevano anomalie nel servizio di mensa scolastica, al punto da annunciare querela nei miei confronti per “procurato allarme”, dopo il servizio del Corriere della Sera ha dovuto ammettere che mancava il certificato di agibilità dei locali, che venivano serviti surgelati e carne separata meccanicamente, contrariamente a quanto previsto dal contratto, e che il pasto, preparato diverse ore prima, era difficilmente mangiabile.
Con l’ultimo comunicato ho ricordato, come risulta da denunce, indagini giudiziarie e recenti arresti in Campania, che il servizio di mensa scolastica è oggetto di scontri, ricatti, abusi, ricorsi da parte di ditte che in qualche caso risultano in odore di camorra. Perché si risente Moschella?
Ho scritto che in questo intreccio affaristico malavitoso, per tutelare la salute dei bambini, i capitolati di appalto predisposti dagli enti locali e i sistemi di controllo devono essere chiari e inoppugnabili. Invece, la Carta dei Servizi, proposta dai comitati dei genitori per stabilire le competenze per i controlli, non è stata approvata dal Comune e il Capitolato, deciso dal comandante Moschella per la gara di appalto in corso, è confuso e contraddittorio. Ho già fatto alcuni esempi, ne indicherò altri all’autorità giudiziaria.
Ho segnalato inoltre che la Quadrelle-Ristorò ha presentato un’offerta per ogni pasto di euro 4,79 e non € 4,47 come riportato da Moschella nel verbale di gara. Quindi quella ditta ha previsto solo UN CENTESIMO di sconto rispetto al prezzo previsto dal Capitolato perché, evidentemente, era convinta di essere l’unica partecipante alla gara. Ho chiesto: perché si sono ritirate 8 ditte su 12 che pure avevano mostrato interesse per l’appalto? Come faceva la Quadrelle-Ristorò ad essere sicura che altre ditte non avrebbero partecipato o sarebbero state escluse? Perché Moschella si sente chiamato in causa al punto da annunciare due querele?
È chiaro che gli scontri tra ditte e il contenzioso sui risultati di gara, hanno origine soprattutto dalla necessità di utilizzare centri di cottura privati per produrre migliaia di pasti. Le amministrazioni pubbliche più accorte, per evitare l’intreccio di affari perversi, si sono dotate di un proprio centro di cottura e quindi alla gara posso partecipare tutte le ditte che hanno i requisiti per produrre pasti e che garantiscono la più alta qualità del servizio. Diversi mesi fa proposi che il Comune di Benevento riattivasse il centro di cottura comunale di contrada Capodimonte, ma Moschella rispose indignato perché a sua avviso quella struttura non poteva essere riattata. Poi nel capitolato ha previsto che la ditta aggiudicataria deve effettuare a sue spese i lavori per quasi 700mila euro per ristrutturare proprio quel centro di cottura, da lasciare poi al Comune. Strana condizione che ha pesantemente influenzato questa gara di appalto.
L’anno scorso molti genitori hanno rinunciato allo scandaloso servizio mensa, sospeso prima della scadenza, e il Comune ha risparmiato quasi un milione di euro. Perché non sono stati utilizzati 5-600 mila euro per ristrutturare il centro di cottura comunale?
In 6 mesi i lavori sarebbero stati conclusi e oggi non ci troveremmo difronte al tentativo di rientrare in ballo da parte della Ristorò con la Quadrelle, grazie al possesso del centro di cottura di Ponte Valentino, oppure al servizio appaltato a una ditta che cucinerà ad Atripalda. Queste domande necessitano di risposte da parte del Sindaco Fausto Pepe che non può evitare questa responsabilità, lasciando che Moschella, ex commissario della Squadra Mobile, ex vice questore, attualmente colonnello-comandante della Polizia Municipale e pure super dirigente del settore Servizi al cittadino, tenti di nascondere le proprie responsabilità proponendo ridicole denunce nei miei confronti. Di certo non serviranno ad impedirci di continuare a pretendere un servizio di mensa scolastica qualificato.
Per Altrabenevento- Gabriele Corona