I Nugghy sono “già cotti” ma non sono “precotti” e non si sa chi li ha prodotti. La Procura della Repubblica nomini un perito.
Stampa questo articoloComunicato stampa del 6 maggio 2015
Il nutrizionista non chiarisce se i Nugghy di pollo serviti nella mensa scolastica sono della ditta AIA oppure della AMADORI con “carne separata meccanicamente”
Scade dopodomani, 8 maggio, il periodo di sospensione del servizio di mensa scolastica del Comune di Benevento ma finora l’amministrazione non ha comunicato se da lunedì prossimo la ditta Ristorò sarà di nuovo autorizzata a servire i contestati pasti nelle vaschette ai bambini delle scuole materne ed elementari della città.
L’interruzione è stata disposta prima dal sindaco Fausto Pepe e poi dal dirigente del Settore Servizi al Cittadino, Giuseppe Moschella a seguito della video-inchiesta del Corriere della Sera e le numerose denunce di Altrabenevento, per accertare se è stato rilasciato il certificato di agibilità per le cucine e per attendere il parere del nutrizionista, Quirino Tirelli, sui prodotti precotti, soprattutto Nagghy di pollo.
Il Certificato di agibilità, come ha comunicato ufficialmente e per l’ennesima volta il Settore Urbanistica dello stesso Comune di Benevento, non esiste, non è mai stato rilasciato e neppure è stata accolta l’autocertificazione della ditta. Invece, al momento, non si conosce esattamente il contenuto del parere del dott. Tirelli.
Moschella, in una lettera inviata alla Ristorò il 30 marzo scorso, chiarisce che “Con determinazione dirigenziale n.265 del 28 marzo 2015, che si allega, è stato determinato di nominare un professionista nutrizionista, il Dott. Quirino Tirelli, con l’incarico di esaminare la nota della ditta Aia, datata 27.03.2015, con allegata scheda tecnica e di svolgere tutti gli accertamenti ritenuti utili al fine di verificare se i bocconcini di filetto di pollo Nagghy marca Aia, con indicazioni di “surgelato già cotti”, rinvenuti nel corso di sopralluogo dalla Polizia Municipale in data 26 marzo 2015 nei depositi frigoriferi di codesta ditta Ristorò, con sede operativa in via Ponte Valentino Zona ASI Z5, è un alimento da ritenersi precotto surgelato o semplicemente surgelato, in quanto se fosse un precotto surgelato sarebbe espressamente vietato dall’art.7 del capitolato speciale di appalto che dispone: “… non è consentito l’uso dei prodotti congelati e di precotti surgelati … L’utilizzo dei quali comporta la risoluzione ipso facto del contratto …”.
Ebbene, nella intervista rilasciata a NTR24 questa mattina, il nutrizionista dott. Tirelli riferisce, innanzitutto che sulla busta dei Nugghy prodotti dalla ditta AIA, è indicato che si tratta di prodotti “già cotti” ma in realtà la stessa ditta precisa con una scheda tecnica che così non è. Scampato pericolo quindi, per la Ristorò, non si procede alla rescissione del contratto? In verità questo già lo sapevamo e di certo non c’era bisogno di pagare un professionista per sentirsi ripetere quello che la ditta AIA ha già sostenuto con una lettera recapitata al Comune alcuni mesi fa e che la Polizia municipale aveva scritto il 20 marzo ancor prima della lettera della stessa ditta. Casomai ci sarà da capire come può una nota ditta del settore alimentare, impunemente, fare pubblicità ingannevole vendendo un cibo per “già cotto” e poi, all’occorrenza, smentirsi. Ma questo tocca ad altre autorità.
Al dottore Tirelli, però, il Comune ha posto anche un’altra domanda. Infatti sempre nella lettera del 30 marzo, Moschella avvisa la Ristorò che “Lo stesso professionista dovrà accertare, inoltre, se il succitato prodotto Nagghy è lo stesso prodotto a cui fa riferimento l’etichetta di bocconcini di pollo allegata ad un comunicato stampa dell’associazione altrabenevento datato 28 marzo 2014, verificandone l’effettiva provenienza da codesta ditta e relativo ad un pasto del servizio mensa scolastica”
Il quesito non era certo di poco conto, perchè nella etichetta incollata sulla vaschetta del pasto fornito dalla Ristorò il 16 marzo (e non il 28, come erroneamente sostenuto da Moschella), si leggeva: “carne di pollo (filetti) 39%, pangrattato (farina di frumento, oli vegetali, sale, destrosio, emulsionante mono e digliceridi degli aicdi grassi, spezie, zucchero, acidificante: acidoacetico; lievito, colorante: estratto di paprica), acqua, carni di pollo separate meccanicamente, olio vegetale, farina di frumento, albume d’uovo; agenti lievitanti; difosfato disodico e carbonati di sodio, lecitina di soia. Può contenere tracce di latte, sedano, senape e sesamo”.
Invece sul bustone dei Nugghy – Bocconcini di Filetto di Pollo Semicatering dell’AIA, (codice prodotto 4751, come dichiarato dalla Ristorò), si legge “filetto di pollo (54%), farina di frumento, acqua, olio di palma, amido di frumento, lievito, antiossidante: ascorbato di sodio, aromi”
E’ chiaro quindi che si tratta di un altro prodotto soprattutto perchè quello servito dalla Ristorò conteneva il 39% di filetti di petto di pollo a fronte del 54% indicato tra gli ingredienti dei Nugghy AIA che, peraltro, non contengono ‘carne separata meccanicamente’.
Non sappiamo quale sia stata la risposta del dottore Tirelli a questo quesito perchè nella intervista (tagliata) trasmessa da NTR24, egli dichiara semplicemente: “la carne separata meccanicamente è accettata è ammessa dalla legge, ammesso che venga indicata sulla etichetta e qui sull’etichetta c’era, era indicata. Quindi, l’AMADORI era nella possibilità di farlo”.
Ma che c’entra la ditta AMADORI, non si parlava di Nugghy AIA? Il dottore Tirelli fa confusione oppure effettivamente egli ha accertato che i bocconcini di pollo serviti dalla Ristorò non sono AIA?
Il lapsus del nutrizionista lascia ancora aperte tutte le questioni poste da Altrabenevento ma NTR24, la emittente che più di ogni altra ha dato spazio alle tesi della Ristorò, non si accorge della contraddizione e in tutta fretta conclude l’articolo sostenendo: “Si chiude, dunque, un capitolo della vicenda che ha scosso l’opinione pubblica sannita negli ultimi mesi”.
Invece non si chiude proprio niente e domani chiederemo al magistrato che sta indagando anche sulle violazioni contrattuali, di acquisire la intervista integrale rilasciata a NTR24 dal dottore Tirelli e di nominare un perito per accertare, finalmente, i tanti, troppi misteri di questo scandaloso servizio mensa e dei comportamenti delle autorità preposte ai controlli.
Per Altrabenevento- Gabriele Corona