Moschella pare si svegli, ma poi si perde nell’AIA
Stampa questo articoloMoschella ha giurato e spergiurato che alla Ristorò era tutto a posto e adesso scopre la mancanza del certificato di agibilità e i prodotti precotti e surgelati che abbiamo denunciato da mesi.
Il comportamento del comandante della Polizia Municipale, dirigente del settore Servizi al cittadino del Comune di Benevento, Giuseppe Moschella, ci inquieta veramente. Ha annunciato la sospensione del servizio mensa perché avrebbe scoperto, solo ieri, che la Ristorò non ha il certificato di agibilità. In verità Altrabenevento aveva denunciato la mancanza di quel certificato a dicembre 2014 con tre comunicati stampa. Moschella minimizzò sostenendo addirittura che si trattava di una questione formale, ininfluente, perché i locali utilizzati per il centro cottura erano già dotati di agibilità prima dei lavori di adeguamento. Durante la presentazione del dossier “Scarpe e ceci” spiegai che l’agibilità concessa nel 2008 riguardava solo una parte dei locali mensa e cucina per il resto si trattava di ambienti già destinati alla produzione di scarpe. Precisai anche in quella occasione, era il 16 dicembre 2014, che il certificato di agibilità non c’era perché non era stato neppure richiesto. Moschella da quattro mesi ripete che le denunce di Altrabenevento “non hanno mai trovato alcun riscontro” ed ora sembra svegliarsi all’improvviso, dopo la figuraccia documentata dal Corriere della Sera.
Il comandante si ricorda solo adesso di verificare anche se la Ristorò serve cibi precotti, facendo finta di non ricordare che questa questione è stata denunciata da noi molte volte. Sono precotte e surgelate le patate servite dalla Ristorò, come abbiamo spiegato chiaramente anche nella trasmissione L’Aeropago del 19 febbraio su TsTv. Sono precotti e surgelati i bocconcini di pollo, cosiddetti nuggets, di cui abbiamo scritto più volte. Moschella però non vuole intendere. Infatti la Ristorò gli racconta che utilizza i Nagghy della ditta AIA e lui, abituato a chiedere sempre ad altri accertamenti che potrebbe fare direttamente, questa volta ha inviato una lettera alla ditta AIA per sapere se i Nagghy sono precotti. In realtà come hanno spiegato abbondantemente le mamme, che sono andate alle sceneggiate degli open day presso la Ristorò, i Nagghy AIA contengono 100% di carne di petto di pollo, mentre quelli utilizzati dalla Ristorò contengono il 39% di filetto di pollo e il resto deriva da spremitura di carcassa e sono PRECOTTI E SURGELATI. Lo abbiamo detto e scritto e ripetuto e documentato, ma Moschella ancora perde tempo. Basta tergiversare: il contratto con la Ristorò va rescisso immediatamente, senza se e senza ma!
Apprendiamo con piacere che la Procura della Repubblica ha avviato un’indagine a seguito dell’esposto di denuncia che ho presentato lunedì mattina al Nipaf, nucleo investigativo della polizia ambientale e forestale. Sorprende però che il Nipaf e il sostituto procuratore della Repubblica incaricato, dopo 4 giorni dalla mia denuncia, non hanno potuto effettuare la perquisizione alle vasche dove ho ritrovato la pasta e ceci con relative vaschette, perché il sito è stato sequestrato dai Nas dei Carabinieri la sera prima, mentre era in corso la nostra conferenza stampa a Palazzo Mosti. Speriamo di riuscire a comprendere nei prossimi giorni perché adesso si accavallano i controlli che finora non sono stati effettuati, e perché, nonostante le mie richieste di convocazione, la Guardia di Finanza ancora non ha inteso ascoltarmi.