Grande festa per il fallimento delle imprese.
Stampa questo articoloComunicato stampa del 13 novembre 2014
Comincia oggi a Benevento in pompa magna, il convegno “Giudici e professionisti: gli attori delle procedure per la crisi d’impresa negli Ordinamenti Europei e Latino Amercani a confronto” organizzato dall’Ordine dei Commercialisti con il patrocinio e la compartecipazione organizzativa e finanziaria del Comune di Benevento, di altri Enti pubblici, Università, ordini professionali, numerose banche e sponsor privati.
Solo la Camera del Commercio ha contribuito con 43.900 euro ai quali si aggiungono altre decine di migliaia di euro elargiti da altri Enti pubblici e finanziatori vari. Lo scorso anno sempre la Camera del Commercio ha mantenuto il primato delle partecipazioni finanziarie con una spesa di 45.000 mila euro per un convegno sempre sul tema “fallimenti” organizzato dall’Osservatorio Crisi di Imprese costituito da diversi magistrati esperti della materia, rappresentato a Benevento dal dott. Michele Monteleone, presidente della sezione Fallimentare del locale tribunale.
Al convegno di quest’anno l’OCI figura tra i “partecipanti” ma il suo ruolo risulta tanto preminente che il Comune di Benevento nella delibera di patrocinio, per descrivere l’importanza della manifestazione, scrive: “L’Organizzazione dell’evento si avvale dell’attiva collaborazione di un Comitato Scientifico composto da Magistrati del Tribunale di Benevento ….”
Colpisce soprattutto lo sfarzo del programma della tre giorni che prevede, oltre al convegno, cene di gala, due spettacoli teatrali, un concerto jazz e addirittura una festa da ballo.
Era proprio necessario? Considerato il tema, cioè la “crisi delle imprese” che a Benevento determina il fallimento di molte società con vantaggi per i curatori fallimentari e gravi danni per i creditori e i lavoratori licenziati, non sarebbe stato meglio organizzare un solo concerto: una Messa da Requiem ?
E sempre considerando il tema, non poteva essere più sobria la Camera di Commercio con la partecipazione finanziaria garantita con quel famoso tesoretto racimolato proprio con i contributi e le quote delle imprese del Sannio, tutte in grave difficoltà?
Colpisce infine il fatto che una delle cene di gala viene organizzata a Masseria Roseto che viene presentata come “suggestiva dimora restaurata preservando e valorizzando l’antica struttura…”. Evidentemente agli organizzatori è sfuggita la notizia che la stampa ha dato varie volte: per quella masseria il Comune di Benevento ha emesso ordinanza di abbattimento e rimessa in pristino dopo aver contestato vari abusi edilizi. L’autorizzazione per l’attività di Bed & Breakfast è stata annullata e la Procura della Repubblica ha aperto una indagine. Nessuno dei cultori della legalità o dei magistrati organizzatori della manifestazione, relatori o semplici frequentatori, si sente in imbarazzo per la scelta di questa struttura come prestigiosa location di charme, per la festa finale di questa manifestazione?
Per altrabenevento- Gabriele Corona