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L’aggressione “elettrica” di Terna. Incontro pubblico del 31 marzo.

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Altrabenevento  – Incontro pubblico del 31marzo 2014 – ore 15,30 – palazzo Mosti

L’aggressione “elettrica” al territorio beneventano. Gli interventi della TERNA spa e il ruolo del Comune di Benevento.

  Ad un anno dall’inizio dei lavori di costruzione dell’Elettrodotto a 380 KV (chilo volt) Benevento II –Foggia, l’Associazione Altrabenevento, prosegue l’attività di difesa del territorio dall’aggressione degli interventi della Terna spa, che ha già portato alla sospensione dei lavori sulla pista ciclopedonale di Pantano.

Oggi Altrabenevento denuncia altre gravi difformità e abusi che incideranno notevolmente sull’ambiente e la salute dell’intera comunità beneventana e non solo.

1) L’elettrodotto è stato autorizzato con decreto della Commissione VIA. L’iter autorizzativo è iniziato nel 2006 e si è concluso nel luglio 2009. L’autorizzazione Unica è stata rilasciata dal Ministero Sviluppo Economico nel 2011 (allegato doc.1).

2) Nel dicembre 2008 il Comune di Benevento stipulava con la Terna la convenzione con la quale:

- veniva approvato il nuovo tracciato (definito ipotesi A) dell’Elettrodotto 380KV Benevento II –Foggia nel Comune di Benevento;

- veniva approvato un nuovo elettrodotto sempre a 380 KV Avellino Nord-Benevento II;

- veniva prevista la razionalizzazione della rete di Alta Tensione 150 KV locale.

A fronte di tale accordo la Terna, quale compensazione per i danni ambientali, ha riconosciuto al Comune di Benevento la somma di €.3.000.000,00 della quale ha già versato la metà (all. doc.n.2).

3) In sede di procedura VIA sono state accolte le richieste di alcuni cittadini di Benevento per la mitigazione dell’impatto dei campi elettromagnetici sul territorio comunale e pertanto l’elettrodotto 380 KV Benevento II –Foggia, a tal fine dovrà avere una particolare configurazione elettrica denominata a “semplice terna sdoppiata e ottimizzata”.

4) La configurazione elettrica autorizzata in sede di VIA prevede l’intensità di corrente corrispondente a 1500 Ampère. I progetti successivi elaborati da Terna prevedono, invece, l’esercizio di tale elettrodotto fino a 3.000A. Questo significa che i Campi elettromagnetici generati saranno notevolmente superiori rispetto a quelli esaminati nelle autorizzazioni con maggiore esposizione della popolazione all’inquinamento e il conseguente annullamento dei vantaggi ricercati con gli accordi e le prescrizioni della VIA (all. doc.n.3)

5) Altrabenevento denuncia il mancato rispetto delle norme sulla tutela della popolazione dall’esposizione dei Campi elettromagnetici. Le norme vigenti (all.doc.4) prevedono infatti che per i nuovi elettrodotti vige il rispetto del valore di qualità di 3 microTesla: Terna ha dichiarato che lungo l’Elettrodotto 380 Benevento-Foggia si produce il valore di 40 microTesla a 2 mt. dal suolo! ben superiore quindi al limite stabilito per legge, che influirà senza dubbio sulla salute anche di coloro che lavorano sotto i cavi dell’ Elettrodotto (all. doc.n.5).

Sulla pista ciclopedonale invece Terna ha dichiarato un valore di 97,5 microTesla, valore che ha convinto il Sindaco a sospendere i lavori di realizzazione del cavidotto sulla pista a seguito della richiesta di Altrabenevento, al fine di evitare l’esposizione all’inquinamento elettromagnetico del gran numero di cittadini che fruiscono dell’importante opera pubblica che valorizza anche il territorio circostante (all.doc.n.6).

6) I progetti che Terna ha inviato alle amministrazioni locali sono parziali, incoerenti tra loro, di difficile interpretazione, frazionati, e non ottemperanti ad alcune importanti prescrizioni della VIA e del Ministero Sviluppo Economico. Solo di recente e a seguito dei ricorsi di alcuni cittadini interessati dal passaggio dell’Elettrodotto, Terna ha provveduto a fornire i dati sui campi elettromagnetici, con i valori indicati al punto n.5, cioè la presenza di 40 microTesla a 2 mt. dal suolo sotto i cavi.

Sono risultati evidenti notevoli difformità rispetto al progetto esecutivo perché numerosi sostegni sono stati modificati. Invece che “sostegni tubolari monostelo” sono stati realizzati enormi tralicci ancor più impattanti e con dirette ripercussioni sulla maggiore profondità dei Campi elettromagnetici e sulla estensione della fascia di rispetto.

In conclusione Terna invece di mitigare gli effetti dell’opera ha aggravato gli impatti sul territorio eseguendo le varianti senza alcuna autorizzazione (all. foto n. 7 -8).

Anche sulla pista ciclopedonale è stata variata la configurazione elettrica autorizzata da “singola terna” a “doppia terna”, con conseguente innalzamento dell’elettromagnetismo generato. Ciò comporta la esposizione all’inquinamento elettromagnetico non solo dei fruitori della pista ma anche degli abitanti delle case esistenti lungo la stessa.

7) La stazione elettrica Benevento 3.

Nell’autorizzazione Unica rilasciata dal Ministero Sviluppo Economico nel 2011 (allegato doc.1) non è prevista la costruzione della stazione elettrica Benevento 3 che viene invece indicata in alcuni atti della Regione Campania come opera di connessione all’elettrodotto 380 KV di un elettrodotto proveniente da Pontelandolfo a servizio dei nuovi parchi eolici Eolica San Lupo, Dotto Morcone e la Centrale idroelettrica interrata di Repower.

E’ complessa ed intricata la serie di atti presentati alla Regione da parte dei richiedenti le autorizzazioni per i nuovi parchi eolici che si sovrappongono alla richiesta di Terna presentata al Ministero. Sta di fatto che la eventuale realizzazione di tale Stazione potrebbe senza dubbio incidere negativamente sul territorio comunale e diventare attrattore per altri parchi eolici sulle colline a nord della città.

Alla luce dei fatti suesposti, si chiede all’amministrazione comunale di rivedere gli accordi sottoscritti con Terna e di opporsi alla realizzazione di opere dannose per il territorio e la salute dei cittadini.

 

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