Cinque milioni di euro di debiti per espropri di terreni, lo scontro tra IACP e Comune di Benevento.
Stampa questo articoloAll’articolo di Teresa Ferragamo sul Sannio Quotidiano del 12 novembre dal titolo “Espropri, centinaia di famiglie costrette a ripagarsi la casa.” risponde su Ottopagine il commissario delo IACP. Seguono sul Sannio Quotidano le dichiarazioni del sindaco fausto Pepe e dell’ex Commissario IACP, Umberto del Basso De Caro
Da Ottopagine del 17 novembre 2012
Del Vecchio: “Il Comune con noi ha anche debiti”. Il numero uno dell’Istituto case popolari: “iIl sindaco mi ha garantito che non sranno avviate azioni senza confronto”.
di Paolo Bocchino
Non è affatto scontato che l’Istituto case popolari debba risarcire il Comune di Benevento per la vicenda espropri. Ne è convinto il commissario straordinario dell’Iacp, Nino Del Vecchio, che rivela l’esistenza di un dialogo in atto con Palazzo Mosti per sottoscrivere un’intesa congiunta. In ballo, infatti, non ci sarebbero solo i crediti asseritamente vantati dal Comune nei confronti dell’Istituto di Via Mommsen ma anche debiti che vanno affrontati allo stesso tavolo. «Proprio in queste ore – spiega Nino Del Vecchio – abbiamo affrontato la questione insieme al sindaco Fausto Pepe e abbiamo concordato sulla opportunità di evitare ogni fuga in avanti in relazione a una problematica che viene da molto lontano. Noi riconosciamo che vi sono pronunciamenti della magistratura ordinaria, risalenti negli anni, che condannano l’Istituto in solido con il Comune al pagamento di somme a titolo di risarcimento danni nei confronti di terzi.
Il Comune peraltro sta effettuando autonomamente la verifica inerente la correttezza di tali sentenze, con la possibilità di una richiesta di revisione delle stesse nei casi di errore che appaiono evidenti. In ogni caso, la questione dei debiti dell’Iacp verso il Comune per vecchi espropri non pagati cammina di pari passo con quella relativa ai crediti che l’Istituto vanta nei confronti dello stesso Comune in merito a opere di urbanizzazione realizzate dall’Iacp e mai pagate dall’ente locale. E’ evidente dunque – aggiunge il commissario dell’Istituto case popolari – che è necessario affrontare tutte le questioni in un unico tavolo di confronto, e il primo cittadino mi ha già fornito ampie rassicurazioni in tal senso». Del Vecchio dunque non crede all’ipotesi che il Comune proceda con atti ingiuntivi nei confronti dell’Iacp per rivalersi in quota parte delle somme addebitate dalla magistratura a seguito delle censurate procedure di esproprio realizzate negli anni scorsi per la realizzazione di complessi residenziali dello stesso Iacp: «Fausto Pepe – rivela il numero uno dell’Istituto – mi ha garantito che nessun atto partirà da Palazzo Mosti senza un preventivo confronto tra le parti. Decreti ingiuntivi nei nostri confronti? Non credo sia possibile emetterli dal momento che la eventuale inadempienza dell’Iacp è ancora tutta da stabilire e quantificare. Non ci sottrarremo ai nostri doveri – conclude Del Vecchio – ma faremo certamente valere anche i nosgtri diritti. Sono certo che insieme al Comune troveremo una soluzione condivisa». Ottimismo che in qualche modo però collide con gli atti di indirizzo già varati dalla Giunta comunale nelle scorse settimane in relazione alla grave situazione finanziaria dell’ente locale. Per Palazzo Mosti, l’avvio di azioni di rivalsa nei confronti dell’Iacp e degli altri soggetti condannati in solido come le cooperative edilizie servirebbe se non altro a rafforzare la tesi secondo la quale il Comune è solvibile a fronte dell’ingente mole debitoria pregressa. Una giustificazione più che altro formale perchè di fatto l’acquisizione di somme da parte dell’Iacp, oltre che contestata dai vertici, è praticamente impossibile in quanto anche l’Istituto si dibatte in condizioni economiche a dir poco difficili.
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Da Il Sannio Quotidiano del 19 novembre 2012
Pepe: “Chiederemo all’Iacp di pagare il debito” . Il sindaco di Benevento conferma la linea d’attacco nei confronti dell’ente per il recupero del credito dovuti agli espropri
Teresa Ferragamo
Una storia infinita, quella degli espropri incompleti o peggio non corretti dei terreni sui quali l’Iacp ha costruito 622 alloggi popolari. Una vicenda che ora torna prepotentemente d’attualità, dopo che i conti di Palazzo Mosti destano preoccupazioni tanto serie da richiedere l’intervento del fondo anti-dissesto introdotto dal salvifico decreto 174. Per quegli espropri il Comune vanta un credito verso l’Iacp di milioni di euro. E l’assalto all’ente presieduto oggi dal pd Nino Del Vecchio sta per cominciare. Tutto fu deciso con una delibera di giunta firmata da tutti gli assessori, vicesindaco Del Vecchio compreso, in cui si metteva nero su bianco la volontà dell’amministrazione comunale di procedere per vie giudiziarie al recupero dei crediti nei confronti di tutti i creditori senza distinzioni di sorta, quindi anche nei confronti dell’Iacp.
Così i decreti ingiuntivi per tentare di far cassa riavendo indietro somme milionarie dovute al Comune di Benevento ma tenute in freezer per evitare conflitti istituzionali ma in fondo anche politici stanno per partire. Del resto altre soluzioni all’orizzonte non si intravedono, se non continuare a tenersi quel buco di milioni di euro dentro i conti di Palazzo Mosti. Ecco perché la ‘macchina da guerra’ di Fausto Pepe è già in azione: “Agiremo legalmente nei confronti di tutti i creditori – conferma il sindaco – per riscuotere i crediti certi, liquidi ed esigibili che il Comune vanta. Un’azione che nasce anche dalla necessità di iscrivere quelle somme in bilancio. La situazione finanziaria è di grande difficoltà e abbiamo il dovere di sforzarci per risanare le casse comunali. Del resto, l’opportunità di procedere nei confronti dei creditori fu condivisa dall’intera giunta che approvò una delibera in cui si annunciavano, appunto, azioni giudiziarie per tentare di riottenere somme consistenti”.
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La posizione di Del Basso De Caro
“No ai decreti ingiuntivi, ma l’Iacp ceda le proprietà al Comune”
No ai decreti ingiuntivi perché potrebbero alimentare il conflitto tra enti, sì al ‘compromesso storico’ tra Comune di Benevento e Iacp. E’ la soluzione suggerita dal capogruppo del Pd in Consiglio regionale, e già presidente Iacp, Umberto Del Basso De Caro. Che spiega: “E’ vero che il Comune di Benevento è creditore di alcuni milioni di euro nei confronti dell’Iacp, ma è anche vero che l’Istituto autonomo case popolari, nel corso degli anni, ha eseguito molte opere di urbanizzazione per conto del Comune. Inoltre, l’Iacp è proprietario di immobili di grande pregio, dall’immobile a Porta Rufina che vale 1 milione di euro alla scuola elementare a Capodimonte che ne vale 4 di milioni. Strutture – continua De Caro – che l’Iacp potrebbe cedere in proprietà al Comune di Benevento a compensazione dei crediti vantati”. Insomma, per Del Basso De Caro i decreti ingiuntivi andrebbero evitati per scongiurare il conflitto tra enti, peraltro in difficoltà finanziarie. “Sarebbe la soluzione migliore che tutelerebbe gli interessi di tutti. La strada giudiziaria non porterebbe a nulla e allungherebbe i tempi anche perché l’Iacp non ha soldi in cassa”. Quindi, l’altra strada sarebbe l’accordo tra le parti. Ma ormai siamo alla corsa contro il tempo, perché entro la fine del mese il Pepe bis deve portare a casa almeno il ricorso al 174, ovvero al fondo anti-dissesto. “L’Istituto – dice infatti De Caro – deve però decidersi a chiudere la vertenza al massimo entro 10 giorni, prima della seduta consiliare sul pareggio di bilancio”.
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Da Il Sannio Quotidiano del 20 novembre 2012
Partito il primo ricorso al Tar in cui il Comune chiede all’Istituto Autonomo Case Popolari il pagamento di oltre 200mila euro per un esproprio non pagato.
Teresa Ferragamo
Comune versus Iacp. Ieri mattina, il vertice a Palazzo Mosti tra il sindaco Fausto Pepe, il dirigente del settore Legale, Angelo Mancini, e l’avvocato che si occuperà della vertenza sugli espropri Iacp, Eugenio Carbone ha confermato la linea d’attacco nei confronti dell’ente guidato da Nino Del Vecchio. Il primo decreto ingiuntivo c’è. Un ricorso presentato al Tar Campania dal sindaco di Benevento Fausto Pepe nei confronti dell’Istituto autonomo case popolari. E’ la prima tappa di un percorso che si annuncia accidentato che vede l’uno contro l’altro armato il Comune e l’Iacp, guidati peraltro da due dirigenti del Partito democratico. Sullo sfondo una lunga storia di espropri mai pagati o non regolari per terreni sui quali l’istituto autonomo case popolari ha costruito 622 alloggi. Per tirar su quelle case il Comune di Benevento nel 1991 assegnava all’Iacp le aree di località Fontanelle, Santa Maria degli Angeli, Pacevecchia e Capodimonte. Con una convenzione urbanistica veniva concesso all’istituto di via Mommsen il diritto di superficie su quei suoli. L’intesa era che però a pagare le operazioni di esproprio relative alle aree assegnate, come le opere di urbanizzazioni fosse l’Iacp. A queste condizioni vennero espropriati 4557 metri quadrati di suoli poi occupati dall’istituto per poter procedere alla costruzione degli alloggi. Fu alla fine la Corte di Appello di Napoli nel 2000 a determinare l’indennità di esproprio dovuta alla proprietaria di quei terreni, per una somma ancora in lire di 274.320.000 a cui si aggiungevano i 137.160.000 di lire per l’occupazione legittima. Alla fine fu il Comune di Benevento a corrispondere ai proprietari dei terreni 225.167 euro a titolo di indennità di esproprio ed occupazione. Ma l’Iacp intanto veniva meno agli accordi siglati davanti al notaio e non versava le somme dovute al Comune di Benevento. Di qui il credito vantato da Palazzo Mosti nei confronti dell’istituto che gestisce l’edilizia popolare. Un credito con i crismi della certezza, della liquidità e dell’esigibilità che ora il Comune pretende di riscuotere. Parte così il decreto ingiuntivo ai danni dell’Iacp per un importo di oltre 200mila euro. E’ la linea dura decisa dal sindaco Pepe, che ha un’esigenza impellente: iscrivere nelle pieghe del bilancio il credito del Comune verso i creditori tutti per il riequilibrio.
Questo decreto ingiuntivo potrebbe essere però il primo di un pacchetto da dieci tutti verso l’Iacp. Almeno è questa, per il momento, la strada battuta dal sindaco Pepe, che anche ieri ha tenuto a ribadire la posizione di tolleranza zero nei confronti di un ente, come l’Iacp, che al Comune dovrebbe oltre 5 milioni di euro. A spingere per una soluzione che possa evitare il conflitto tra enti è invece Umberto Del Basso De Caro, consigliere regionale del Pd: no ai decreti ingiuntivi, ha tuonato ieri De Caro, e via alla trattativa che approdi a una compensazione tra i crediti vantati dal Comune e i beni di proprietà dell’Iacp.
Non è escluso, quindi, che si possa riaprire una trattativa tra i due enti, anche se il tempo a disposizione di Palazzo Mosti sta per scadere, visto che entro il 30 novembre dovrebbe tenersi il consiglio comunale sul riequilibrio.
alfredo
Per noi prenotatari continua l’incubo in cui nostro malgrado siamo incappati.oramai anche la salute se ne andata con questo stillicidio di avvenimenti chesi contortono sul nostro già precario sistema nervoso.la stragrande maggioranza di noi prenotatari di quelle case di edilizia agevolata con i tempi che sono mutati, non ha più una (lira) da poter movimentare da quelle poche detenute per il sostentamento della propria famiglia:trovate fra di voi una soluzione a questi fatti in argomento (mi riferisco agli espropri), perchè i soldi all’inizio c’erano, oppure non c’erano e se non c’erano in entrambi i casi qualcuno della pubblica amministrazione ha sbagliato a gestire la partita degli espropri.O c’eè qualcos’altro che pochi all’interno sanno?
Coordinatore
C’è una grande speculazione che deve venire alla luce.