L’ASIA non utilizza i lavoratori già pagati dei Consorzi Rifiuti ed assume altri interinali con i soldi destinati ai dipendenti del Comune.
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Nel Bilancio di Previsione per l’anno 2010 erano stati previsti € 250.000 per integrare il Fondo Salario Accessorio dei dipendenti del Comune di Benevento, ma tali risorse non sono state utilizzate nell’anno appena trascorso. Infatti non è stato aumentato il Buono Pasto, nonostante gli accordi con i sindacati, non sono state ridefinite le Indennità fisse mensili e neppure sono state incrementate le risorse per i Progetti finalizzati.
E allora, dove sono finiti quei soldi?
Si da il caso che l’ASIA, l’azienda che divora 10 milioni di euro trasferiti ogni anno dal Comune, nel corso del 2010 ha speso proprio € 250.000 euro in più per pagare i lavoratori interinali utilizzati per la raccolta differenziata dei rifiuti. Infatti, l’Azienda Servizi di Igiene Ambientale aveva previsto di spendere per questo servizio nell’anno scorso, 335.000 euro ma in realtà ne ha sborsati 580.000 per ragioni che non sono affatto chiare. Questo aumento misterioso ha determinato uno squilibrio delle previsioni di spesa annuale per il personale del Comune e delle aziende ASIA e AMTS che devono essere contenute in un tetto complessivo. In poche parole, se aumentano le spese per stipendi o salario accessorio ai dipendenti delle due aziende di proprietà del Comune, diminuiscono i fondi a disposizione per i dipendenti dell’Ente.
Chi ha deciso che dovevano essere penalizzati i dipendenti comunali?
Questa decisione è ancora più grave se si considera che l’ASIA per la raccolta differenziata avrebbe potuto avvalersi dei dipendenti dei Consorzi Rifiuti che fino alla fine del 2009 sono stati pagati dalla Regione mentre per i sette mesi di servizio del 2010, prima di essere messi in cassa integrazione, devono essere pagati dagli enti locali che costituiscono i singoli Consorzi. Infatti, il Comune di Benevento deve versare circa 500.000 euro per pagare gli stipendi a quei lavoratori che però non sono stati utilizzati per il compito assegnato per legge, cioè la raccolta differenziata dei rifiuti, che essi erano disposti a fare. Per tale servizio l’ASIA ha invece preferito adoperare altri lavoratori scelti attraverso le agenzie interinali e spendere così altri 580.000 euro, sempre a carico dell’Ente che in parte li sottrae ai propri dipendenti e in parte li recupera attraverso la TARSU a carico dei cittadini.
Considerato che l’assessore al personale, Cosimo Lepore, e il sindaco Fausto Pepe, si occupano solo di concorsi ed incarichi e quindi non hanno tempo per garantire i diritti di tutti i lavoratori dell’Ente, siamo costretti a rivolgerci alla Magistratura per accertare le ragioni di tanta allegra gestione.
Per il coordinamento provinciale: Alberto Zollo e Gabriele Corona.
mary
mi domando….
ma Comune e Provincia dove sono?
ma sti lavoratori diritti non ne hanno?
enrico
la procura deve indacare perche’ 127 persone non prendono soldi e sotto c’e’ il marcio.i politici fanno finta di niente.