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TARSU 2009, la vergogna della amministrazione guidata da Fausto Pepe

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Palazzo di città, Altrabenevnto, Codacons, Flaica Cub

COMUNICATO STAMPA del 12 febbraio 2011

In questi giorni circa 5000 cittadini che hanno chiesto il rimborso o la rideterminazione della TARSU 2009, , stanno ricevendo una risposta del dirigente del settore finanze del Comune che non risponde alle contestazioni e utilizzando argomentazioni fuori luogo conclude sostenendo che i cittadini debbono rassegnarsi a pagare senza aver capito nulla. Il dirigente Lanzalone sostiene, innanzitutto, che la TARSU 2009 doveva essere contestata con un ricorso al TAR entro sessanta giorni dalla delibera approvata a maggio 2009. Ora si capisce perché quell’atto è stato tenuto nascosto fino ad aprile 2010 nonostante tutti i proclami dell’Amministrazione sulla trasparenza. Comunque questa argomentazione non serve a niente perché i cittadini che hanno pagato interamente la tassa possono fare ricorso alla Commissione Tributaria entro 5 anni dal momento del versamento mentre quelli che non hanno pagato tutta o parte della tassa rifiuti 2009 avranno 60 giorni di tempo dal ricevimento della raccomandata di sollecito di pagamento che il Comune non ha ancora inviato.

La lettera di Lanzalone, però, contiene altre incredibili ed inaccettabili argomentazioni che finiscono per ammettere che la TARSU 2009 è stata determinata in misura esagerata, come Palazzo di Città, Altrabenevento, Codacons e Flaica Cub hanno più volte sostenuto.

Come si ricorderà, la Giunta Municipale decise di aumentare la TARSU 2009 del 72% rispetto all’anno precedente sulla base di una previsione di costi dell’ASIA esorbitante, come poi è risultato dal bilancio dell’azienda.

Si deve poi aggiungere che Lanzalone, così come ha fatto in precedenza il Sindaco Fausto Pepe, continua a non spiegare e documentare perché i costi per lo sversamento dei rifiuti, che nel 2008 erano di 1,8 milioni di euro, sono lievitati a 4 milioni nel 2009. Come abbiamo ampiamente dimostrato questa esorbitante spesa non è stata dovuta alla raccolta differenziata, che nel 2009 è cominciata a dicembre.

Il Sindaco, che per giustificare la TARSU si è superato nella sua oramai acclarata capacità di raccontare bugie, ha addirittura sostenuto che i 4 milioni di euro sono serviti per bonificare il sito di Piano Borea e per pagare gli arretrati al Consorzio Rifiuti BN1. Invece, come si è rivelato chiaro in questi mesi, il consorzio ha licenziato tutti i lavoratori per difficoltà economiche derivanti dal mancato pagamento delle quote da parte dei Comuni. Del resto all’inizio di agosto 2010 il Consiglio Comunale ha riconosciuto debiti fuori bilancio dovuti al consorzio non pagati nel 2009.

E allora, dove sono andati a finire quei 4 milioni di euro? Perché i cittadini devo pagare una tassa esorbitante senza neppure conoscere i motivi dell’aumento ed il dettaglio delle spese?

Palazzo di Città,Altrabenevento, Codacons e Flaica Cub confermano l’opposizione alla TARSU 2009 che oramai è divenuta l’esempio più eclatante della schizofrenia amministrativa di questo Sindaco e della sua Giunta che sono stati capaci tra l’altro di imporre ai beneventani una delle tassazioni locali più alte d’Italia.

Confermiamo di offrire ai cittadini assistenza gratuita per i ricorsi in Commissione Tributaria secondo le modalità che pubblicheremo sui siti: www.palazzodicitta.org, www.altrabenevento.org, www.codaconsbenevento.it

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